David Cameron apre Downing Street ai gay, party per comunità omosessuale

Downing Street apre le sue porte agli omosessuali. David Cameron, primo ministro del Regno Unito, darà mercoledì un ricevimento in onore della comunità gay britannica per marcare l’inizio delle celebrazioni del Gay Pride. Cameron userà l’occasione per impegnarsi formalmente a sostenere molte istanze della comunità omosessuale britannica.

Il ricevimento è diventato una tradizione durante gli anni di Gordon Brown, ma fino a quando non sono partiti gli inviti c’erano dubbi che il nuovo esecutivo conservator-liberale continuasse l’usanza. Cameron dovrebbe spiegare agli ospiti come intende promuovere uguali diritti per i gay con la sua azione di governo. Il premier, stando quanto anticipato dall’Independent, darà il suo appoggio ad azioni per la tolleranza zero contro il bullismo omofobico nelle scuole, garantire asilo politico a persone perseguitate per il loro orientamento sessuale e cancellare formalmente tutte le sentenze imposte quando l’omosessualità era illegale – ovvero fino al 1967.

Un gesto di apertura importante che s’inserisce nel solco della rivoluzione ‘cameroniana’ imposta – non senza frizioni – al partito Conservatore. Che ora si dimostra molto più tollerante di quanto non lo fosse un tempo nei confronti delle minoranze etniche e, appunto, degli omossessuali. Tanto che Cameron ha chiesto a personalità dichiaratamente gay di candidarsi con i Conservatori e si è formalmente scusato per l’appoggio Tory alla legge 28, che negli anni Ottanta vietava alle autorità locali di “promuovere l’accettabilità dell’omosessualità”. La campagna di Cameron ha dato i suoi frutti. I Tory ora contano 12 deputati omosessuali tra le loro fila e tre fanno parte dell’esecutivo.

Detto questo, sempre stando alle informazioni ottenute dal giornale liberale di Londra, non ci sarà da parte del premier nessun impegno a cambiare la legge in modo da consentire i matrimoni gay (le partnership civili tra persone dello stesso sesso sono da tempo legge) o permettere donazioni di sangue da parte di gay e lesbiche – ovvero due pressanti richieste della comunità omosessuale. Che, invece, erano state accolte dai vertici del partito Liberal-Democratico di Nick Clegg. Il leader dei Lib-Dem era anzi andato oltre e aveva dichiarato che nelle scuole religiose cattoliche si dovesse insegnare ai ragazzi che l’omosessualità è una cosa “innocua e normale”.

La differenza di visioni tra i due partiti di governo non sembra ad ogni modo d’intralcio per David Cameron. “E’ chiaro – ha detto all’Independent un attivista gay vicino agli alti papaveri del governo – che al momento, per quanto riguarda i diritti dei gay, il timone dell’esecutivo è saldamente in mano ai Conservatori”.

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