Dietrofront di Sakozy, niente voto agli immigrati in Francia

PARIGI, 24 NOV – No al voto degli extracomunitari, anche nelle elezioni comunali: il presidente Nicolas Sarkozy si oppone a una delle misure chiave del partito socialista francese in vista delle elezioni del 2012. E che invece, come fa notare oggi la stampa transalpina, lui stesso aveva difeso in passato. ''Dal momento in cui pagano le tasse e rispettano le nostre leggi, non vedo con quale logica dovremmo impedire loro di intervenire sull'organizzazione della vita quotidiana'', aveva scritto Sarkozy, nel 2001, nelle pagine di un suo libro.

Un'altra condizione era necessaria: essere residenti in Francia da un tempo minimo, almeno cinque anni. Nel 2005, quando era responsabile degli Interni, Sarkozy aveva riconfermato la sua posizione e parlato anche di scelta di ''buon senso''. Ieri, invece, ha definito la proposta di legge socialista ''un azzardo'': ''credo che il diritto di votare e di essere eletti in un nostro territorio deve restare un diritto legato alla nazionalita' francese'', ha detto davanti a un'assemblea di 3mila sindaci, riuniti all'Eliseo.

Il concetto e' stato ribadito oggi anche dal suo consigliere piu' stretto, Henri Guaino, per voce del quale i cittadini extra comunitari che vivono in Francia scoprono che il loro voto sarebbe ''disastroso'' tanto per le elezioni locali che per quelle nazionali. ''Il diritto di voto e la nazionalita' sono indissociabili'', ha riaffermato Guaino su France 24. Ancora di piu' in un Paese che prova un senso di ''malessere verso la nazionalita' e la nazione'' e dove si assiste ad una ''tale perdita di punti di riferimento''.

Anche l'imperscrutabile ministro degli Interni, Claude Gueant, avrebbe confidato tempo fa al settimanale Le Point di essere favorevole al voto degli stranieri extra Ue. Il giornale si chiede oggi come mai questo voltafaccia del governo sulla questione, anche se l'ascesa nei sondaggi della leader dell'estrema destra, Marine Le Pen, che raccoglierebbe intorno al 20% alle urne la prossima primavera, potrebbe essere una delle risposte. Ma una fonte anonima di Liberation, vicina al partito della destra Ump, teme che una posizione troppo rigida possa favorire troppo il Fronte nazionale.

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luiss_smorgana