“Prelievi del Dna e schedario etnico per i rom”: bufera in Francia

Il quotidiano Le Monde ha parlato di  ”uno schedario etnico”, con tanto di ”genealogia delle famiglie tzigane”, creato dalla gendarmeria francese. L”emittente France 24 sostiene che numerosi Rom di un campo illegale della Val d’Oise hanno subito prelievi del Dna.

Mentre Nicolas Sarkozy vola da Papa Benedetto XVI per fugare ogni malinteso e ricucire con il mondo cattolico in Francia è bufera. E il presidente non se la passa proprio bene, dato che un sondaggio Ifop rivela il crollo di popolarità tra i cattolici praticanti: oggi al 50% contro il 74% del 2007.

“Questo schedario è un cancro per la democrazia”: attaccano William Bourdon e Francoise Cotta, i due avvocati che nei giorni scorsi hanno sporto denuncia contro lo schedario etnico di Le Monde, a nome di quattro grandi associazioni per la difesa dei nomadi. A sporgere denuncia contro l’elenco dei gendarmi, si è aggiunto anche il Mrap, il movimento contro il razzismo e l’amicizia tra i popoli.

Per quanto riguarda invece i prelievi del Dna, sono stati confermati anche da Jean-Claude Vitran, un avvocato della Lega dei diritti umani:  in molti sarebbero stati testati sottoposti all’esame, senza tuttavia essere stati arrestati o posti in stato di fermo.

Per l’avvocato, la raccolta delle ‘impronte genetiche’ in queste condizioni è anomala se non addirittura illegale. Citando una donna del campo, con un permesso di soggiorno che scade a dicembre, Vitran dice: ”Prelevare in questo modo il Dna è totalmente anormale, se non addirittura illegale. Certamente ci spiegheranno che questa donna è in situazione irregolare perché occupa un terreno che non è il suo. Tuttavia visto che non è stata arrestata o posta in stato di fermo, non c’è nessun motivo di prelevare il suo Dna”.

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luiss_smorgana