Ore di coda ai seggi, elettori esclusi. Pioggia di proteste in Gran Bretagna

Elezioni tra le polemiche in Gran Bretagna: a migliaia di persone è stato impedito di votare la scorsa notte. La Commissione Elettorale condurrà un’indagine interna per capire cosa sia andato storto.

Fatto sta che all’incirca 500 persone non hanno potuto votare nel collegio elettorale di Nick Clegg a Sheffield Hallam. Sono scoppiate delle manifestazioni di protesta terminate solo con l’intervento della polizia. Alcuni elettori hanno cercato di impedire ai funzionari dei seggi di portar via le urne sigillate.

Stessa situazione a Woodsets e a Chester, collegio chiave dove il Labour detiene la maggioranza dal 1915.

La polizia ha dovuto intervenire anche a Brockle, per disperdere 300 persone assiepate nella speranza di votare. Un sit-in interrotto anche a Hackney.

Sono rimasti invece aperti ben oltre le 22 – ora prevista per la chiusura – per permettere a tutti di votare i seggi di Newcastle e Sutton Coldfield, ma la Commissione Elettorale ha fatto sapere che saranno computati solo i voti pervenuti prima delle dieci di sera.

Si scusa John Mothersole, presidente del seggio di Sheffield: “Abbiamo fatto confusione e ve ne chiedo scusa. Ci siamo trovati di fronte ad una situazione difficile per l’elevato numero di votanti e per la presenza di tanti studenti sprovvisti di tessera elettorale”.

Da parte loro, gli studenti hanno detto che il problema è stato che oltre 5mila giovani di erano registrati nello stesso seggio.

Alcuni elettori sono addirittura andati a lamentarsi davanti alla casa di Nick Clegg a Sheffield: alcuni di loro hanno dovuto fare delle code di diverse ore sotto la pioggia, per poi sentirsi dire che ormai non potevano più votare.

Polemiche anche sul personale dei seggi: Andrew Boff, candidato conservatore a Hockeny, ha definito la situazione presso il suo collegio “terribile”: solo tre gli scrutinatori.

Allarmato David Monks, capo dei presidenti di seggio: “Se il risultato dipenderà da una manciata di voti – dice – ci sarà una pioggia di petizioni nei confronti degli scrutinatori da parte di chi non ha potuto votare.”

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Maria Elena Perrero