WASHINGTON, STATI UNITI – Un voto che mette in crisi le politiche di austerita’ sinora seguite dall’Unione Europea e rida’ slancio alla crescita. La stampa americana accoglie cosi’ il risultato delle elezioni francesi.
Ancora nessun commento da parte dalla Casa Bianca. Tuttavia e’ noto come Barack Obama da tempo, seppure nel rispetto delle scelte dei singoli Paesi, auspichi una politica europea piu’ espansiva, capace di ridare fiato alla domanda interna e che finisca per rafforzare le esportazioni di beni ‘Made in Usa’.
Il voto dei francesi non puo’ quindi che fargli piacere, tenuto conto che, come dicono in tanti qui a Washington, un po’ paradossalmente, Obama sulla strada della sua rielezione, teme piu’ Angela Merkel che Mitt Romney. Sabato ha aperto la sua campagna elettorale con due comizi show, sapendo che anche stavolta si gioca la rielezione sull’economia.
La vittoria di Hollande apre tutti i maggiori siti d’informazione americani. Il New York Times titola ”Holland conquista la Francia”. Il candidato socialista, scrive il quotidiano, ”ha fatto la campagna elettorale proponendo una Francia piu’ inclusiva. Ma la sua vittoria su Sarkozy rappresenta una sfida alla politica economica di austerita’ seguita in questi mesi dall’Eurozona”.
Per il progressista Msnb, il trionfo socialista ”potrebbe avere conseguenze a lungo termine circa gli sforzi dell’Europa per combattere la crisi del debito”. La Associated Press riprende questo punto, osservando che con Hollande all’Eliseo ”ci saranno molti cambiamenti su come l’Europa affrontera’ il problema dei come uscire dalla crisi finanziaria”. E anche la Cnn titola: ”Sarkozy ammette svolta politica”.
Secondo il Washington Post gli elettori in Francia e in Grecia ”hanno ridisegnato la mappa della politica europea con un potente contraccolpo alla cura tedesca per la crisi del debito: dolorosa austerità”. Il risultato delle urne nei due Paesi, prosegue il giornale, ”potrebbe essere una dura lezione per gli Stati Uniti, dove la spesa governativa e il deficit sono diventati problemi cruciali in un anno di elezioni presidenziali.
Il candidato repubblicano Mitt Romney si è impegnato a ridurre il deficit più rapidamente del presidente Barack Obama. ”Ma politiche del genere in Europa”, aggiunge il Post, ”dove la rivolta degli elettori ha fatto cadere i governi di Italia, Spagna, Irlanda, Portogallo ed ora di Francia e Grecia, potrebbero rendere più difficile negli Stati Uniti accelerare iniziative per la riduzione del deficit”.