ATENE – Vita dura per i sondaggisti in Grecia: secondo fonti concordanti dei due maggiori partiti, Nea Dimokratia e Pasok, circa sette greci su dieci non rispondono ai sondaggi e, anzi, "spesso ci mandano a quel paese".
La rabbia e la frustrazione degli ellenici, uno dei dati predominanti di questa campagna elettorale brevissima e segnata dalla crisi economica che grava su Atene, si sfogano dunque anche con gli addetti delle società di sondaggi ingaggiate dai partiti.
Tuttavia, dicono queste stesse fonti politiche, proprio da questi rilevamenti – non ufficiali, e oltretutto ''incompleti'' a causa delle poche risposte ottenute – emergerebbe in queste ultime ore una tendenza al rialzo dei due maggiori partiti, Nd e Pasok. La formazione conservatrice si attesterebbe attorno al 28%, mentre i socialisti supererebbero il 20. Un dato che sosterrebbe l'ipotesi di una 'grande coalizione' dei due partiti. Al terzo posto, sempre secondo i sondaggi in mano ai vari partiti, che non possono per legge pubblicarli in Grecia, si piazzerebbe il partito di sinistra Syriza, con un dato attorno al 10%.