Elezioni Romania, exit poll: centrosinistra di Victor Ponta in testa col 57,58%

Victor Ponta

BUCAREST – Gli exit poll danno per vincente alle elezioni in Romania la coalizione di centrosinistra (Usl) che fa capo al premier Victor Ponta. L’Usl avrebbe largamente vinto le politiche del 9 dicembre con il 57,58% dei voti. Al fronte conservatore (Ard) guidato dal presidente Traian Basescu sarebbe andato il 18,87%.

“È una chiara vittoria contro il regime di Traian Basescu”, ha detto a caldo Crin Antonescu, il presidente del Senato che è fra i leader dell’Unione sociale liberale (Usl).

Secondo gli exit poll, a superare lo sbarramento del 5% necessario per ottenere seggi al Parlamento sarebbero state solo altre due formazioni: il Partito del Popolo Dan Diaconescu con il 14%, e l’Unione democratica dei magiari di Romania con circa il 6%

La Romania ha votato per il futuro non per il passato. I cittadini hanno confermato che le bugie non portano risultati, votando con la mente e con il cuore. Abbiamo vinto una battaglia estremamente importante e dopo questo breve momento di gioia per la vittoria, a partire da domani ci sarà da lavorare sodo”: ha detto il premier socialdemocratico Victor Ponta in una prima dichiarazione sul largo successo elettorale ottenuto.

”Voglio sottolineare – ha aggiunto – che queste elezioni sono state organizzate e si sono svolte in maniera perfetta, c’è stato un numero molto ridotto di lamentele sulla correttezza delle procedure e ringrazio prefettura, polizia e tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato”.

”Voglio sottolineare che l’opposizione sarà trattata con rispetto, così come non siamo stati trattati noi. Infine, voglio dire che il nostro desiderio è quello che questa battaglia elettorale sia la conclusione di una guerra politica che ha devastato la Romania e voglio chiedere a tutte le forze in campo un momento di pace per la crescita del paese”. Allusione questa al duro scontro istituzionale della scorsa estate con il presidente conservatore Traian Basescu, sfociato nel referendum sulla sua destituzione, fallito però per la mancanza del quorum di votanti.

 

 

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Daniela Lauria