La Francia affonda nello scandalo corruzione

Liliane Bettencourt, la donna più ricca di Francia

Tutto è cominciato con la diffusione sui media delle registrazioni segrete che il maggiordomo di Liliane Bettencourt ha effettuato delle conversazioni private dell’anziana signora erede dell’Oreal. Nel giro di pochi giorni, quella che sembrava solo un gossip su di una ricca eredità, è diventato uno scandalo che in Francia sta facendo tremare il governo e gli alti vertici dello Stato. L’ereditiera, infatti, ha prima tentato di bloccare le trascrizioni  in nome del diritto alla privacy. Il giudice, però, ha detto no. Secondo il tribunale di Parigi, infatti, nella questione L’Oreal,  l’interesse pubblico dei contenuti è tale da rendere legittima la loro pubblicazione. E lo scandalo è esploso, arrivando a toccare anche il presidente Sarkozy, chiamato in causa per una storia di presunti fondi neri per finanziare una campagna elettorale del 2007. Sarkozy ha risposto subito, parlando di montatura per “gettare fango” ma le circostanze da chiarire restano.

Nella tarda serata di martedì 6 luglio, il ministro del lavoro Eric Woerth è tornato a dire che si tratta solo di una ”montatura politica”, un modo per indebolire il governo di Nicolas Sarkozy, proprio nel momento chiave della riforma delle pensioni, di cui e’ responsabile lo stesso Woerth. ”E’ insopportabile – ha detto il ministro – sentire come ormai da tre settimane, tutti i giorni, sento torrenti di insulti, torrenti di odio, quando io non ho nulla da rimproverarmi”. Il direttore di Mediapart, il sito che ha dato il via allo scandalo pubblicando le registrazioni, ha detto che non si tratta ancora di un Watergate transalpino, manca un ingrediente fondamentale, la voce di Sarkozy nelle registrazioni.

Ma lo scandalo resta e, come ha spiegato il politologo e sociologo francese Marc Lazar, esperto di storia italiana, è ora che i francesi smettano di beffarsi della politica italiana, perche’ gli scandali che attualmente chiamano in causa il governo del presidente Nicolas Sarkozy non hanno nulla da invidiare a quelli dell’altra parte delle Alpi. Per Lazar, infatti, dipingere la Francia come un Paese dove regna il buon governo è un’idea tutta italiana: “Corruzione e scandali sono nella grande tradizione repubblicana dai tempi della Terza repubblica”. Secondo il politologo, “ora la situazione di Sarkozy e’ difficilissima. Da questo punto di vista Francia e Italia hanno molti punti in comune”. Ma una differenza non da poco tra Italia e Francia rimane: ”In Italia c’e’ grande prudenza nel parlare degli scandali che coinvolgono il potere, soprattutto da parte della televisione. In Francia invece ”i giornali, anche di centrodestra, fanno a gara a chi tira fuori le notizie piu’ scomode”. Il capo dell’Eliseo, attualmente al livello piu’ basso della sua popolarita’, ”aveva tutte le carte in regola per portare avanti due grandi mandati. Ma questo capitale di popolarita’ lo ha dilapidato con le sue stesse mani”.

Ecco il film di queste ultime tre settimane che hanno visto una vicenda familiare degna del miglior romanzo di Balzac trasformarsi in un affare di Stato senza precedenti.

16 GIUGNO: Il sito internet Mediapart e il settimanale Le Point pubblicano per la prima volta i contenuti delle conversazioni tra la Bettencourt e il suo uomo di fiducia Patrice De Maistre. Dai nastri si scopre, tra l’altro, che l’anziana signora, su richiesta dello stesso De Maitre, ha firmato assegni per aiutare politici di centrodestra come Valerie Pecresse, Eric Woerth e Nicolas Sarkozy. Ma non e’ tutto. Dalle incisioni emerge anche il sospetto di un’ingente evasione fiscale da parte della signora. Mancano poi poche settimane all’attesissimo processo contro Francois-Marie Banier, 62 anni, accusato dalla figlia della Bettencourt, Francoise Bettencourt Meyers, di aver approfittato della debolezza dell’ultraottantenne per farsi ”regalare” un miliardo di euro, sotto forma di quadri, assicurazioni sulla vita, assegni.

GIOVEDI 17: Secondo attacco di Mediapart, che questa volta si concentra sui rapporti poco trasparenti tra l’anziana ereditiera, 87 anni, e la coppia Woerth. Si scopre che Florence Woerth, la moglie del ministro, e’ incaricata di gestire parte del patrimonio della Bettencourt. Nei nastri, De Maistre cita Woerth – che chiama ”mon ami” – in una storia di corruzione legata alla costruzione di un auditorium intitolato a Andre’ Bettencourt, defunto marito dell’erede L’Oreal. Sul ministro pesera’ inoltre l’accusa di aver coperto l’evasione fiscale della Bettencourt.

LUNEDI 21: Mediapart insiste pubblicando questa volta gli estratti sonori delle conversazioni che fino ad allora erano state soltanto trascritte. La Bettencourt annuncia che si mettera’ in regola col fisco.

MERCOLEDI 23: la stampa rivela che de Maistre era stato insignito – il 23 giugno del 2008 – della Legion d’onore nientemeno che da Eric Woerth, ormai sospettato insieme alla moglie di essere coinvolto nell’evasione fiscale della donna.

GIOVEDI 25: Francoise Bettencourt-Meyers, la figlia della miliardaria erede di L’Oreal, nega di essere la mandante delle ”registrazioni pirata” delle conversazioni dell’anziana madre e assicura di non aver pagato il maggiordomo che le ha fatte. In un’intervista al quotidiano Le Monde, l’ereditiera diL’Oreal, 87 anni, aveva puntato il dito contro la figlia, che considera la mandante di quei nastri.

LUNEDI 29: Il Partito socialista francese chiede una commissione d’inchiesta parlamentare sulla vicenda. Nella vicenda interviene anche l’ex candidata socialista alle elezioni presidenziali del 2007, Segolene Royal: ”Il sistema Sarkozy e’ corrotto”, dice in diretta tv su TF1. MERCOLEDI 30: Si scopre che la Bettencourt ha versato un assegno di 7.500 euro ad un’associazione di sostegno al ministro Woerth e che Nicolas Sarkozy ha ricevuto per due volte all’Eliseo Patrick De Maistre.

GIOVEDI 1 LUG: Mediapart rivela che il fisco ha rimborsato 30 milioni di euro alla Bettencourt quando Woerth era responsabile del Bilancio.

MARTEDI 6: Arriva il siluro di Claire T., ex contabile di casa Bettencourt, che fa tremare l’Eliseo parlando di una tangente da 150.000 euro per la campagna elettorale di Nicolas Sarkozy del 2007. Ma il presidente e’ in piedi e reagisce a muso duro: ”Solo una calunnia con l’obiettivo di infangare”.

Questi alcuni dei principali scandali della storia recente in Francia:

1979 – I diamanti di Bokassa: la vicenda, rimasta controversa, riguardava rivelazioni del Canard Enchaine’ su alcuni diamanti da 30 carati destinati dal despota della Repubblica centrafricana, Jean-Bedel Bokassa, all’allora presidente Valery Giscard d’Estaing. La polemica costo’ pero’ la rielezione a Giscard.

1982-1988 – Le intercettazioni dell’Eliseo. Una cellula che sarebbe stata voluta personalmente dall’allora presidente Francois Mitterrand spiava centinaia di personalita’ della politica, dell’economia e della cultura. In alcuni casi, come quello dell’attrice Carole Bouquet, anche lei spiata, nessuno capi’ mai i motivi.

1985 – L’affondamento della Rainbow Warrior. La nave di Greenpeace fu affondata nelle acque della Nuova Zelanda, mori’ un fotografo. L’inchiesta appuro’ la responsabilita’ dei servizi segreti francesi, il ministro Charles Hernu si dimise.

1991 – Sangue infetto. Il ministro socialista Laurent Fabius rinuncia all’immunita’ parlamentare per essere processato sul sangue infetto, il caso di una carenza di controlli che porto’ alla contaminazione di decine di pazienti con il virus dell’Aids.

1994 – caso Elf. Esplode lo scandalo del giro di corruzione che vedeva coinvolti imprenditori e politici che avrebbero protetto gli affari del gigante petrolifero. In prima persona e per un filone di quell’inchiesta fini’ sotto processo l’ex ministro degli Esteri socialista, Roland Dumas.

1992-1995: Chirac, ancora prima di diventare presidente della Repubblica, avrebbe messo in piedi da sindaco di Parigi un sistema di finanziamenti illeciti e di impieghi fittizi per i quali e’ stato protetto dall’immunita’ durante la carica ma sul quale si dovra’ celebrare un processo.

2005: Clearstream. E’ lo scandalo dell’era Sarkozy. Il presidente sarebbe stato vittima di un complotto per impedirgli di arrivare all’Eliseo, ordito da un gruppo di avversari capeggiati dall’ex premier Dominique de Villepin, scagionato pero’ dal tribunale nel gennaio di quest’anno.

Published by
Emiliano Condò