PARIGI – Nuove imbarazzanti rivelazioni per il ministro degli Esteri francese, Michele Alliot-Marie, già criticata per le sue controverse dichiarazioni sulla Tunisia, ora accusata di aver approfittato della ‘generosità’ di un uomo d’affari strettamente legato al regime dell’ex presidente tunisino Ben Ali.
In particolare, secondo il settimanale satirico Le Canard Enchainè, sempre molto ben informato sui retroscena della vita politica transalpina, il capo della diplomazia francese avrebbbe beneficiato tra Natale e capodanno del jet privato di Aziz Miled, tra Tunisi e Tabarka, per passare le vacanze in famiglia in un albergo dello stesso businessman tunisino. ‘Mam’, come la chiamano in Francia, sarebbe stata accompagnata da alcuni familiari e dal suo compagno, Patrick Ollier.
Il Canard definisce Miled come uno dei membri del “clan” di Ben Ali. Il ministro ha immediatamente smentito le informazioni, puntando il dito contro le “bugie” del Canard Enchainè. Il capo del Quai d’Orsay, che è succeduta a Bernard Kouchner nell’ultimo rimpasto di governo, ha anche sottolineato che non intende lasciare il suo incarico per semplici “falsità”. Sulla vicenda, è anche intervenuta questa mattina il segretario del Partito socialista, Martine Aubry.
Il capogruppo dei socialisti all’Assemblea nazionale, Jean-Marc Ayrault, ritiene che il ministro degli Alliot-Marire abbia perso ogni credibilità e che non “può più avere il suo posto nel governo”, dopo il suo presunto viaggio in Tunisia a bordo di un jet privato del clan di Ben Ali. “Il ministro degli Esteri ha perso ogni credibilità per rappresentare la Francia”, ha detto Ayrault, “Non può più avere il suo posto dentro al governo e deve dimettersi. Andare, quando si è ministro della Repubblica, a passare le vacanze in Tunisia in piena repressione è surreale”.
Se le informazioni del Canard si rivelassero vere, ha detto, sarebbe “grave”. Nei giorni scorsi, la Alliot-Marie era finita al centro delle critiche in Francia dopo aver proposto alle autorità tunisine il “know-how” della polizia francese per gestire le manifestazioni di piazza, che hanno portato al crollo del regime di Ben Ali.