PARIGI – Una condanna a 15 mesi di carcere con la condizionale per Dominique de Villepin, l’ex premier francese e possibile candidato alla presidenziali del prossimo anno, è stata chiesta dal pubblico ministero nel processo di appello per il caso Clearstream, la vicenda di calunnie ai danni fra gli altri del presidente Nicolas Sarkozy.
La richiesta ha provocato la dura reazione dell’imputato, che dopo l’udienza, ha detto ai giornalisti di non credere nell’indipendenza di una magistratura da cui si sente perseguitato.
”Tutto ciò sarebbe incomprensibile se non fosse per il fatto che la pubblica accusa dipende dal ministero della giustizia, che a sua volta dipende da Sarkozy”, ha detto.
Dominique de Villepin ha risposto poi accusando Sarkozy di avere ispirato le conclusioni del Procuratore Generale. “Dopo sei anni di linciaggio politico, mediatico e giudiziario, essendo stato trovato innocente al processo, i procuratori hanno confermato e sottoscritto”.
L’ex premier, che nel frattempo ha lasciato l’Ump, il partito al potere, 16 mesi fa era stato processato e assolto in primo grado. Il ricorso in appello è stato presentato dalla pubblica accusa.