PARIGI – Il candidato socialista francese all’Eliseo Francois Hollande ha intenzione di aprire all’eutanasia. La “morte dolce” è una delle sessanta proposte del programma presidenziale del favorito – secondo i sondaggi – alla successione di Nicolas Sarkozy: “Proporrò che ogni persona maggiorenne in fase avanzata o terminale di una malattia incurabile che provochi una sofferenza fisica o psicologica insopportabile e che non possa essere calmata, possa domandare, in condizioni precise e ristrette, di beneficiare di un’assistenza medica per terminare la sua vita con dignità”, è scritto nel programma.
Nel caso quindi che Hollande diventi il prossimo presidente francese, se la proposta diventerà legge la Francia passerebbe dall’aiuto “passivo” , consentito con la legge Leonetti del 2005, all’aiuto “attivo”. La legge attuale prevede la possibilità del “lasciar morire”, rendendo possibile rifiutare l’accanimento terapeutico ai pazienti senza speranza di guarigione, e consentendo la somministrazione di sedativi.
Con la proposta di Hollande si legalizzerebbe l’intervento del medico sul malato, con un’iniezione letale che lo porti a morire in tempi brevi e senza dolore, secondo una pratica già legale in Olanda, Belgio e Lussemburgo.
“Si tratta di riconoscere un diritto, non d’imporre una pratica, chiarisce Marisol Touraine, responsabile delle questioni sociali nella squadra di Hollande. Ciascuno, secondo le sue convinzioni, potrà avvalersene oppure no. Quelli che lo faranno saranno probabilmente estremamente minoritari”.
Secondo i sondaggi nove francesi su dieci sono favorevoli all’eutanasia, se non sempre almeno in certi casi.