Francia: il sindaco di Parigi non vuole la grande chiesa ortodossa

PARIGI, 28 FEB – Il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoe, parte in guerra contro il progetto di chiesa ortodossa russa nei pressi della Torre Eiffel, criticandone l'architettura ostentatoria, ''inadatta' per un sito che e' patrimonio mondiale dell'Unesco.

Delanoe, il cui parere e' soltanto consultivo, ''non rimette in discussione il principio'' di una chiesa russa ortodossa nei pressi del celebre monumento parigino, ma si oppone al progetto, ''concepito dallo Stato francese e russo, senza l'accordo della citta' di Parigi'', si legge in una nota diffusa a Parigi.

A fine gennaio, Mosca ha chiesto alla prefettura di Parigi il permesso di costruzione. Obiettivo? Realizzare una chiesa ortodossa e il centro culturale russo al quai Branly. Per il sindaco socialista di Parigi, l'attuale progetto non si concilia con l'armonia del sito.

''La sua architettura pasticciata rientra in un'ostentazione del tutto inadatta al sito sulle rive della Senna che e' patrimonio mondiale dell'Unesco'', afferma ancora Delanoe. Gli architetti hanno immaginato una chiesa ortodossa classica sormontata da cinque bulbi dorati, di cui il piu' grande raggiunge i 27 metri di altezza (senza la croce).

Sul tetto, la chiesa sara' ricoperta da un'immensa vela in vetro che si trasformera' in facciata fotovoltaica nell'edificio culturale sul retro della chiesa. Il progetto e' stato elaborato da una squadra di architetti francesi e russi, guidati dallo spagnolo Manuel Nunez Yanowsky.

''L'immagine dell'identita' ortodossa nella nostra citta' e nel mondo e' in gioco e merita di meglio, rispetto a un'architettura mediocre concepita nella fretta'', dice ancora Delanoe, che lancia un appello all'Unesco affinche' si faccia garante ''della salvaguardia delle rive della Senna e si mobiliti affinche' nessuna autorizzazione venga data senza l'avvallo di esperti internazionali''.

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Emiliano Condò