Francia, la corte dei conti boccia Sarkozy sulla sicurezza

PARIGI, 7 LUG – Siluro per Nicolas Sarkozy. A meno di un anno dalle presidenziali del 2012, la Corte dei Conti di Parigi ha pubblicato un rapporto in cui critica la politica in materia di sicurezza del presidente. Un tema sensibile, visto che Marine Le Pen, leader del Fronte Nazionale d'estrema destra, una delle più temibili rivali di Sarkozy, spinge proprio sulla sicurezza per soffiargli il posto nelle presidenziali del 2012.

Nel documento di 250 pagine, la Corte dei conti critica la gestione di polizia e gendarmi e mette in dubbio la riduzione della criminalità dal 2002, anno dell'arrivo di Sarkozy al ministero dell'Interno, nel periodo precedente alla sua elezione all'Eliseo, nel 2007.

Valutazioni che hanno fatto infuriare il presidente e i suoi fedelissimi, a partire dal ministro dell'Interno Claude Gueant, che negli ultimi mesi non ha perso occasione per lodare i risultati del governo sulla sicurezza.

Tra il 2002 e il 2010 polizia e gendarmi ''hanno goduto di un rafforzamento dei loro crediti e dei loro effettivi per svolgere le loro missioni'', afferma la Corte dei conti nel rapporto, aggiungendo tuttavia che ''i risultati ottenuti nella lotta contro la criminalità sono contrastanti''.

Da quando Sarkozy è arrivato al ministero dell'Interno, nel 2002, ''l'attuazione della cultura del risultato come modus operandi quotidiano dei servizi di sicurezza ha portato a far prevalere una gestione dei servizi basata su obiettivi numerici''.

Gli indicatori mostrano ''una diminuzione dei crimini contro i beni'' ma un ''aumento'' delle violenze alle persone. Mentre la riduzione della criminalità annunciata dal governo fino al 2009, accusano ancora i saggi, è il ''risultato di un calcolo non pertinente''.

''Tutto ciò mi fa arrabbiare'', ha deplorato Gueant, puntando il dito contro ''importanti inesattezze, errori di analisi, dimenticanze e valutazioni che a volte mancano di obiettività''.

Una fonte a lui vicina, citata dal quotidiano Le Monde, parla di ''regolamento di conti politico''.

Interrogato sulla reazione di Gueant, Didier Migaud, presidente della Corte dei Conti, ha detto di non voler fare ''polemiche''. Tuttavia, ha aggiunto, quel rapporto è ''esatto e obiettivo''.

Mentre Marine Le Pen ha approfittato dell'occasione per dire che i risultati di Sarkozy sono ''pessimi'' e serve ''un totale cambio di rotta''. Per il socialista, Claude Bartolone, la sicurezza è il ''simbolo del fallimento'' del presidente.

Forse anche per risalire la china, l'Ump, il partito del presidente, ha tenuto oggi una convention sull'immigrazione, nel quale si è usato un linguaggio molto duro, nella speranza di non farsi 'bruciare' dalla Le Pen. Sarebbe ''irresponsabile non agire per ridurre l'immigrazione legale'', ha sottolineato Gueant, tornando a insistere su questo punto per lui fondamentale.

''Le capacità di accoglienza della società francese non sono senza limite'', ha aggiunto. All'Ump, non nascondono che ''il primo turno delle presidenziali si vincera' a destra e bisogna superarlo. Se c'è un rischio di essere fuori, questo rischio si chiama Fronte Nazionale, non centro''.

Oggi, Gueant, 66 anni, ha anche fatto sapere che verrà operato al cuore martedì prossimo. Durante il ricovero, che durerà una settimana, ''riceverà quotidianamente i principali collaboratori per garantire la prosecuzione dei dossier'' legati al suo dicastero.

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Maria Elena Perrero