Francia, no al taglio degli stipendi per i ministri

L’Assemblea nazionale francese dice ‘no’ a una riduzione del trattamento economico dei ministri che ricoprono altri incarichi elettivi locali.

“Il ridimensionamento del tenore di vita dei ministri francesi non avrà luogo”, deplora oggi il sito internet del settimanale francese Le Nouvel Observateur, spiegando che “almeno per il momento” chi cumula l’incarico di ministro e di eletto locale potrà continuare a godere del doppio stipendio. Motivo? La sonora bocciatura, da parte dei deputati, di un emendamento inserito nel progetto di legge sulla riforma delle collettività locali che si proponeva di impedire ai ministri di intascare due buste paga, proposto dal socialista Rene Dosiere.

Nella sua proposta, il parlamentare voleva impedire a quei membri dell’esecutivo che sono anche sindaci o eletti locali di non percepire “alcuna remunerazione per i loro mandati locali, nessuna indennità, nessun vantaggio”. “In un momento in cui molti Stati europei hanno deciso di ridurre le spese dei loro ministri per accompagnare i piani di rigore – prosegue Le Nouvel Obs – Dosiere, che conosce bene i conti del governo, ha anche chiesto un aumento a ‘zero volume’ (senza cioé tener conto dell’inflazione) delle sue spese”.

L’Assemblea nazionale ha fatto quadrato contro l’iniziativa, senza nemmeno “un commento da parte della maggioranza o del governo”.

“Questa decisione mostra in modo emblematico l’esistenza di una linea politica che avvantaggia sempre di più i privilegiati a scapito dei più deboli”, denunciano in un comunicato i due portavoce dei Verdi, Jean-Louis Roumegas et Djamila Sonzogni.

“Questo voto ha un’importante valenza simbolica”, aggiungono i due. Con il cumulo delle cariche lo stipendio mensile di un ministro può passare in alcuni casi dai 14.000 ai 21.000 euro, aveva avvertito Dosiere, sottolineando che nel momento in cui i francesi “devono stringere la cinta i responsabili politici dovrebbero dare l’esempio”. I

l deputato ha inoltre evidenziato un aumento delle spese dell’Eliseo di 2,5% nel 2009, corrispondente a 114,287 milioni di euro. Il premier Francois Fillon ha recentemente invitato la sua squadra di governo a ridurre le spese del 10%.

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