ROMA, 9 OTT – Le chiamano ''primarie all'italiana'' perche' per la prima volta sono aperte a tutti gli elettori, non solo agli iscritti al partito socialista francese. E' per la prima volta possono votare anche i francesi residenti all'estero.
In Italia il Ps ha aperto due seggi, una a Roma e uno a Milano, oltre ad aver lasciato la possibilita' di votare per corrispondenza per scegliere chi, tra i sei candidati, dovra' essere l'avversario di Nicolas Sarkozy nella corsa all'Eliseo del 2012.
Nella capitale e' la sezione del Pd di via dei Giubbonari, a due passi da Campo de' Fiori, ad ospitare il ''bureau de vote'', dove si deve lasciare un contributo di almeno un euro e sottoscrivere i valori della ''gauche''. I romani che passeggiano nella prima domenica autunnale si fermano a leggere le pagine dell'Unita', affisse sui muri, e incuriositi guardano cosa succede all'interno della sezione.
In mattina avevano votato meno di cento persone (in tutta Italia sono 37 mila gli aventi diritto). ''Ma ci aspettiamo che l'affluenza aumenti nel pomeriggio, anche se rischia di essere bassa. Comunque e' solo il primo turno'', sottolinea Dominique Depriester, responsabile del Ps romano, ricordando che la settimana prossima si votera' per il ballottaggio. ''I francesi d'Italia sono generalmente molto partecipi alla vita politica francese: alle presidenziali vota il 40%'', aggiunge.
La collaborazione con il Pd che gli ospita, spiega Depriester, rappresenta ''un avvicinamento tra il Ps e il Pd che sara' fondamentale in futuro, quando bisognera' decidere su politiche economiche ed europee comuni'', in caso – ovviamente – di vittoria elettorale dell'uno e dell'altro. Tanto che, annuncia, il vincitore di queste primarie sara' a Roma il 5 novembre per incontrare il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani.
E' mentre alla spicciolata qualche francese continua a votare, qualcuno chiede: ''Notizie del bebe' Sarkozy?''. ''Ancora nessuna'', rispondono gli scrutatori sorridendo.