La ”vetrina digitale della Francia”, scrive il magazine, è stata pagata ”a peso d’oro”, circa ”quattro milioni di euro” in tutto tra progettazione, restyling grafico, elaborazione del logo e consulenze in marketing e comunicazione. Una fattura salata, a cui vanno aggiunti oltre 20.000 euro di costi aggiuntivi per il mese di blackout. Stime seccamente smentite dal Servizio di informazione del governo di Parigi (Sig), secondo cui l’autore dell’articolo avrebbe confuso il ”la somma massima” fissata dal bando per la realizzazione con le cifre realmente spese.
”Tenendo conto delle animazioni e delle carte interattive supplementari che sono in corso di realizzazione, l’entità dell’impegno è di circa un milione di euro” ha dichiarato all’agenzia France Presse il direttore del Sig, Thierry Saussez, secondo cui tale cifra sarebbe ”nettamente inferiore al budget dei siti analoghi degli altri paesi”.