L’Economist sta con David Cameron. Il settimanale britannico, in edicola venerdì, appoggia apertamente il leader Tory. “Sulla base delle loro politiche, i Conservatori meritano di vincere”.
Secondo un’anticipazione, in un lungo editoriale intitolato “Chi dovrebbe governare la Gran Bretagna?”, il settimanale britannico spiega di non avere nessuna lealtà precostituita verso questo o quel partito, “ma solo una preferenza perdurante per il liberalismo”.
“La nostra propensione verso una maggiore libertà politica ed economica è spesso stata temperata da altre considerazioni: ci siamo schierati con Barack Obama invece che per John McCain, con Tony Blair invece che con (l’ex leader conservatore) Michael Howard, con una successione di leader socialisti italiani invece che con Silvio Berlusconi, perché pensavamo fossero più capaci di ispirare, competenti ed onesti, anche se gli altri erano per una minore presenza dello stato”, spiega l’Economist.
“Ma nelle elezioni britanniche – afferma – la necessità schiacciante di riformare il settore pubblico spicca. Non è solo che il deficit è a un terrificante 11,6% del Pil, una cifra che rende aumenti delle tasse e tagli alla spesa inevitabili. Il governo rappresenta ora la metà dell’economia, con una punta del 70% in Irlanda del Nord. Affinché la Gran Bretagna prosperi, questo Leviatano che distrugge la libertà dev’essere affrontato. I Conservatori, con tutti i loro difetti, sono i più intenzionati a farlo. E questa è la ragione principale per la quale voteremmo per loro”.