Gran Bretagna, tagli alla spesa e tassa sulle banche: la finanziaria di Osborne

Il cancelliere britannico George Osborne

Tagli alla spesa e nuove tasse contro il collasso economico della Gran Bretagna: è questa la ricetta firmata dal cancelliere britannico George Osborne. La nuova finanziaria verrà presentata martedì. Si tratta di una serie di misure che secondo il Sunday Times prevedono 10 miliardi di sterline in nuove tasse e 40 di tagli alla spesa pubblica. In arrivo anche una tassa sulle banche per tagliare drasticamente il debito pubblico della Gran Bretagna, stimato attorno ai 155 miliardi di sterline.

“Se non compiamo azioni determinate e coordinate, troveremo il nostro paese sulla strada della rovina – ha detto Osborne alla Bbc – Abbiamo ereditato una situazione finanziaria davvero terribile”. Per il cancelliere l’azione contro il debito continuerà per i prossimi quattro anni, “una scelta inevitabile, ma il fine è quello della prosperità per tutti”. Secondo il domenicale, le misure che verranno presentate da Osborne “rischiano di renderlo il Cancelliere più impopolare degli ultimi trent’anni”. Tra gli aumenti fiscali previsti, quello dell’Iva (forse dal 17,5 al 20%), quello delle tasse sulle rendite da capitale (dal 18 forse fino al 40%), alcol e tabacchi; ci sarà poi un congelamento degli stipendi nella pubblica amministrazione (per un anno, per coloro che guadagnano più di 18.000 sterline all’anno), e un drastico taglio degli sgravi fiscali a favore delle famiglie di classe media (oltre le 30.000 sterline all’anno) con figli. “Speriamo che la gente capisca che stiamo facendo questo in conseguenza di 13 anni di governo laburista – dice un’alta fonte del Tesoro – Non ci sarà populismo a breve termine. Non conta come verremo visti nelle prossime 24 ore, ma tra cinque anni”.

Osborne ha anche detto che l’ex sottosegretario laburista John Hutton guiderà una commissione indipendente che valuti la situazione delle pensioni nel settore pubblico, “per avere una valutazione indipendente, che tenga conto anche degli input di altri partiti”. Intanto molti economisti, non solo di area laburista, temono che questi tagli possano rallentare la già fragile ripresa dell’economia GB. Per Ed Balls, ex ministro ora candidato alla leadership del Labour, il cancelliere è “un illetterato in economia… sta tornando all’economia degli anni ’30. Il suo approccio va contro tutto quello che abbiamo imparato negli ultimi 100 anni”. Nei piani anticipati dal Times, almeno un taglio di tasse sembra esserci, quello della ‘corporation tax’ per le imprese, che passerebbe dal 28 al 25%, con l’obiettivo di scendere sotto al 20.

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