Gb: la riforma elettorale punisce Clegg

LONDRA, 6 GIU – Nuova mazzata per Nick Clegg. Il Guardian e' entrato in possesso del rapporto sulla riforma dei collegi elettorali in Gran Bretagna previsto per settembre. I Liberal-Democratici del vice-primo ministro sono quelli che perderebbero piu' di tutti se si dovesse andare a votare sulla base dei nuovi confini.

Il piano di cui il Guardian ha visto le cifre, e' stato imposto dai Tory. I Lib-Dem uscirebbero a pezzi dalla nuova mappa elettorale con una perdita di fino a un quarto dei loro attuali seggi. Clegg aveva accettato la riforma in cambio del referendum sulla riforma del sistema elettorale in cui la sua proposta 'all'australiana' e' stata sonoramente battuta all'inizio di maggio. ''I Lib Dem chiaramente non avevano capito le conseguenze di quello su cui si erano impegnati. E' un po' come se i tacchini votassero per Natale'', ha detto al Guardian una fonte del Labour.

Il piano prevede di ridurre di 50 il numero dei collegi elettorali e di ridisegnarne i confini. La nuova mappa delle circoscrizioni di voto dovrebbe essere annunciata ufficialmente a settembre ma gia' ci sono avvisaglie di una insurrezione nella coalizione, e non solo da parte dei Lib Dem che perderebbero, secondo analisi di esperti della Liverpool University, 14 dei loro 57 membri di Westminster: anche alcuni parlamentari Tory non ne vogliono sapere nella quasi certezza che nella redistribuzione anche loro perderebbero il seggio. Tra questi nomi illustri come il cancelliere dello scacchiere George Osborne, che sarebbe costretto a dare battaglia per essere rieletto al pari del suo vice Lib-Dem Danny Alexander e al popolare ex leader del partito di Clegg Charles Kennedy. I Tory avevano da tempo sostenuto che la nuova mappa elettorale dovrebbe servire a ripianare squilibri che consentono ai laburisti di vincere elezioni con una percentuale minore di voti. Ma l'analisi della Liverpool University rivela che sarebbero soprattutto i Lib-Dem a fare le spese maggiori della riforma dei collegi: ''I loro seggi sono isole gialle in un mare di rosso e di blu. Cambiando i confini aumentano le probabilita' di finire in territorio ostile'', ha detto Lewis Baston di Democratic Audit, il gruppo di lavoro di Liverpool che ha fatto le proiezioni sulla base della nuova mappa.

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Maria Elena Perrero