Il Labour riparte incoronando il fratello minore, Ed: con un margine di vantaggio sul filo di lana (1,3%), grazie all’appoggio dei sindacati, il piu’ giovane dei Miliband ha battuto il fratello maggiore David nelle primarie dei laburisti britannici. ”’Da oggi – promette Ed davanti a 2.500 attivisti assiepati al centro congressi di Manchester – una nuova generazione è alla guida”. La vittoria di Ed Miliband ha concluso una battaglia combattuta di fatto tutta in famiglia: gli altri candidati erano senza storia.
Una battaglia fraterna, però non fratricida. Subito dopo l’annuncio della vittoria di Ed, David lo ha abbracciato e il ‘maggiore’ ha dato al ‘piccolo’ un buffetto sulla zazzera. Un gesto affettuoso che ha sigillato la gara cominciata cinque mesi fa, poco dopo lo sfratto dei laburisti da Downing Street dopo 13 anni al potere. Ed, ex ministro dell’Energia e del Clima nel governo di Gordon Brown, ha vinto con il 50,65 per cento dei voti contro il 49,4 dell’ex ministro degli Esteri David, dopo che sono state riassegnate le seconde preferenze degli altri tre candidati via via eliminati (la deputata nera Diane Abbott, l’ex ministro della Sanità Andy Burnham e l’ex ministro dell’Istruzione Ed Balls).
David aveva, come nelle previsioni della vigilia, conquistato l’establishment (i membri del Parlamento e del Parlamento Europeo), ma Ed ha avuto la meglio sugli altri gruppi del complesso collegio elettorale laburista, sindacati e attivisti di base: la sua vittoria ha il senso di uno spostamento a sinistra dell’asse della politica laburista, che fa piacere ai conservatori in vista delle prossime elezioni. Il premier Tory David Cameron, alla ricerca di munizioni ad usare contro il prossimo leader Labour, ha mandato al nuovo leader del Labour le sue congratulazioni: ”Sono stato capo dell’opposizione per quattro anni e so che è un lavoro impegnativo e importante. Auguri”.
Parlando davanti a uno sfondo rosso fiamma, Ed ha detto che il suo compito è di unire il partito dopo la sconfitta elettorale di maggio, di cui Gordon Brown, poco prima dell’annuncio del risultato , si e’ assunto dal podio ”l’intera responsabilita’. ”So che abbiamo perso la fiducia – ha detto Ed – so che abbiamo perso il contato con la gente. So che dobbiamo cambiare. Oggi una nuova generazione ha assunto il controllo del Labour. Una generazione che capisce il significato della parola cambiamento”. E al suo partito, ma anche alla Gran Bretagna, ha promesso ”una societa’ piu’ prospera, piu’ giusta”, ma anche ”piu’ eguale”. Ed ha teso la mano al fratello: ”David ha molto da offrire al paese”.
Si è chiusa così una corsa cominciata in maggio, prima con la candidatura di David e poi, a sorpresa tre giorni dopo, del fratellino. Quest’ultimo settimana dopo settimana ha colmato il divario, arrivando a un capovolgimento dei risultati nelle previsioni degli scommettitori 24 ore prima dell’annuncio. Ed Miliband era stato descritto come ‘Ed il Rosso’ dai media, ma anche se dietro di lui ci sono i tre più grossi sindacati del Regno Unito, il suo programma non significa necessariamente un ritorno alle politiche del vecchio Labour del passato. Quanto a David, a cui il fratello minore potrebbe offrire il posto di Cancelliere nel prossimo governo ombra, potrebbe essersi dato la zappa sui piedi proprio a Manchester dieci giorni fa, quando a un dibattito tra candidati ha esitato a garantire la sua presenza a una marcia in autunno contro i tagli annunciati da Cameron alla spesa pubblica. ”Vediamo”, ha detto David. Un calcolo che forse gli e’ costata la vittoria.