Georgia, il filorusso Ivanishvili nuovo presidente. In parlamento entra Kaladze

Bidzina Ivanishvili (Foto Lapresse)

TBILISI – Le Georgia adesso è un po’ più ad ovest. Più vicina alla Russia. Dopo due mandati, l’europeista Mikhail Saakashvili lascia il posto al magnate Bidzina Ivanishvili, vicino al Cremlino.

Saakashvili ha ammesso la sconfitta, decisa dal 61% dei georgiani che sono andati a votare. Ma non ha evitato di prendere le distanze dal vincitore: “Riteniamo che le posizioni di ‘Sogno della Georgia’ (cioè il partito di Ivaishvili, ndr.) siano sbagliate, ma è così che funziona la democrazia: l’Unm passa all’opposizione”.

Non è stato meno tenero Ivanishvili, che ha detto che il voto del 1° ottobre permetterà una svolta democratica “per la prima volta” nella storia del Paese. Alla faccia della rivoluzione delle rose che ha portato al potere Saakashvili.

Il filoccidentale Saakashvili era arrivato al potere di Tbilisi dopo la rivoluzione delle rose del 2003. Ha dovuto affrontare la secessione di Abkhazia e Ossezia del Sud, staccatesi dalla Georgia sotto la protezione di Mosca. E Ivanishvili lo ha attaccato su questo, accusandolo di aver scatenato la guerra contro la Russia sulle due province un tempo georgiane.

Ma a costargli è stato sicuramente anche lo scandalo delle torture nelle carceri, con video finiti su youtube a testimoniare botte, umiliazioni e stupri. Dopo la diffusione dei video il governo aveva sostituito tutte le guardie carcerarie e aveva nominato un difensore dei diritti umani alla guida dei servizi penitenziari, ma evidentemente non è bastato.

Insieme a Ivanishvili è stato eletto in Parlamento anche Kakhaver Kaladze, ex difensore del Milano. Kaladze era candidato in un collegio maggioritario nella sua città natale di Samtredia, nella Georgia occidentale.

Gli osservatori internazionali dell’Osce, l’Organizzazione per lo Sviluppo e la Cooperazione in Europa, hanno giudicato le elezioni libere e competitive, e hanno definito questo voto un “passo importante” verso la democrazia.

 

 

 

 

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Maria Elena Perrero