La fine ufficiale della discriminazione per i dipendenti statali omosessuali in Germania è vicina: il governo di centro destra Cdu-Csu e Fdp (quest’ultima presieduta da Guido Westerwelle, il ministro degli esteri che ha pubblicamente dichiarato la propria omosessualità) ha licenziato oggi, 13 ottobre, un progetto di legge in proposito.
Appena entrerà in vigore la nuova norma, gli omosessuali uomini e donne dipendenti dello Stato con un contratto da funzionario a vita (i cosiddetti Beamten) prenderanno gli stessi assegni famigliari dei colleghi e colleghe eterosessuali. Per questo dovranno solo avere fatto registrare ufficialmente la convivenza ‘more uxorio’.
Il provvedimento, che riguarda soprattutto la pensione di reversibilità, gli assegni famigliari e i contributi di malattia, avrà valore retroattivo a partire dal gennaio 2009, anche se le organizzazioni di gay e lesbiche tedesche chiedono di dargli retroattività fino al 3 dicembre 2003, cioè fino alla data di scadenza dei termini indicati da un regolamento europeo antidiscriminazione, applicato in realtà solo ora.
Secondo dati diffusi oggi dal ministero dell’Interno a Berlino, la maggioranza delle regioni tedesche (i Laender sono competenti in materia di funzionari pubblici) hanno già applicato il riconoscimento per le coppie di fatto chiesto da Bruxelles, ma da tempo chiedevano un provvedimento in materia da parte dello Stato centrale.