Germania, il governo Merkel taglierà 6 miliardi di imposte dal 2013

BERLINO, 07 NOV – La coalizione di maggioranza che sostiene il governo della cancelliera tedesca Angela Merkel ha raggiunto, ieri sera, l'intesa definitiva per una riduzione del carico fiscale di sei miliardi di euro a partire dal 2013. Il taglio delle imposte deciso dai cristianodemocratici della Cdu, dai liberali della Fdp e dai cristianosociali bavaresi della Csu sara' soprattutto a vantaggio dei redditi medio-bassi, hanno annunciato i leader dei tre partiti in una conferenza stampa. Da una parte – hanno specificato Angela Merkel (Cdu), Philipp Roesler (Fdp) e Horst Seehofer (Csu) – verranno alzati i limiti reddituali per la cosiddetta 'no-tax area', entro cui non si pagano le imposte. Dall'altra verra' ridotta la 'progressione fredda', il meccanismo che fa scattare un aumento delle imposte automatico legato agli aumenti in busta paga. Il governo ha inoltre definito interventi nel settore dell'assistenza a malati e anziani, e per le madri che sceglieranno di non mandare i figli all'asilo. Il taglio si sostanziera' in due fasi, la prima a partire dal 2013 sara' di due miliari di euro, la seconda partira' l'anno successivo per un valore di quattro miliardi. I sei miliardi di entrate in meno saranno per due terzi a carico delle casse federali, e per un terzo sulle spalle di Laender e comuni. In questo modo il governo spera di trovare il 'si'' anche della camera delle regioni, il Bundesrat, dove l'opposizione conta sulla maggioranza dei delegati. Ieri il leader dei socialdemocratici tedeschi, Sigmar Gabriel (Spd), aveva criticato aspramente la misura del governo, annunciando di voler verificare la possibilita' di ricorrere alla Corte costituzionale. La riduzione delle imposte, secondo Gabriel, potrebbe confliggere con la parte della costituzione che privilegia l'abbattimento del debito.

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Elisa D'Alto