BERLINO – La Germania promuove le riforme dell’Italia. Durante il consueto, annuale incontro con la stampa estera il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha detto di “conoscere la situazione dell’Italia” che “ha compiuto notevoli progressi sulle riforme strutturali, sulle insolvenze ed altro” e che “ci dà l’impressione di essere sulla giusta strada e possiamo sostenerne il percorso”. In sede europea, ha precisato il ministro-simbolo del rigore, “non ho sentito particolari critiche al riguardo e anche io non ne ho fatte”.
Meno felice il ministro tedesco si è detto della decisione della Commissione europea di rimandare a luglio il verdetto sui bilanci di Spagna e Portogallo, entrambi con notevoli disavanzi, mentre ha espresso il suo favore per il via libera preventivo al Programma di stabilità italiano. Parole di elogio anche per la dura e contestata riforma del lavoro francese, ispirata al Jobs Act italiano.
Quanto all’ipotesi Brexit, Schaeuble ha avvertito che potrebbe causare “un immenso danno” all’Europa e forse all’economia globale, anche se, ha aggiunto, “non sarà la fine del mondo”.
Scrive Tonia Mastrobuoni su la Repubblica:
All’indomani dell’accordo con la Grecia, Schäuble è voluto tornare anche sulla questione della permanenza del Fmi nel quartetto di creditori che monitora i progressi di Atene. “Sarà il direttorio del Fmi a decidere se partecipare al terzo piano di aiuti alla Grecia, ma noi non nutriamo dubbi che lo farà”. Il ministro ha elogiato gli “straordinari sforzi” intrapresi sinora da Atene e ha aggiunto che “ancora ne dovrà fare”.
Il ministro conservatore è tornato anche sui dissidi con la Bce e ha raccontato di aver telefonato a Mario Draghi dopo una recente intervista in cui il presidente della Bce ha puntato il dito anche sui risparmi eccessivi per rintracciare i motivi dei tassi bassi. “Quando Draghi ha detto che i tassi bassi sono colpa dei risparmiatori tedeschi, gli ho telefonato e gli ho detto ‘sei sicuro che sia una buona idea’? Lui mi ha detto che era stato frainteso”, ha sorriso Schäuble. In ogni caso, come sulla Grecia, Schäuble è sembrato particolarmente conciliante anche sulla Bce: “Fa politiche monetarie per 19 Paesi”, insomma non solo per la Germania.
Infine qualche battuta anche sulla presunta (e temutissima dai tedeschi) abolizione del contante in agguato, dopo l’addio alle banconote da 500 euro:
“Non conosco nessuno in Europa che abbia l’intenzione di abolire i contanti”, ha scandito il ministro, aggiungendo però di conoscere “molti” convinti che la lotta all’evasione, al riciclaggio e al terrorismo debbano migliorare. Perciò “introdurremo al livello europeo un limite al contante – e ci sono Paesi come la Francia che pensano la soglia debba essere molto bassa”. Schäuble aveva suggerito un limite di 5000 euro in Germania. La discussione sta proseguendo al livello europeo.