BERLINO – Karl-Theodor zu Guttenberg ammette ”errori” nella sua tesi di dottorato, ma nega il plagio e, per dimostrare la sua buona fede, rinuncia – temporaneamente – al titolo di ‘Doktor’. Ma tutto ciò potrebbe non bastare: su di lui pende una denuncia per violazione del diritto d’autore, mentre l’opposizione chiede chiarimenti davanti al Bundestag e dubita che il ministro della Difesa riuscirà a superare lo scandalo.
Per l’esponente conservatore bavarese il futuro sembra sempre più incerto, nonostante abbia incassato l’appoggio di Angela Merkel. Se la cancelliera ha espresso la sua ”piena fiducia” nel ministro, infatti, la Procura di Bayreuth (Baviera) ha detto che nei suoi confronti ci sono due denunce relative alla tesi: per falsa dichiarazione sotto giuramento e per violazione del diritto d’autore.
Ed è proprio quest’ultima che preoccupa di più, perché col passare delle ore aumenta il numero di autori dai quali Guttenberg avrebbe attinto per il suo dottorato di ricerca – in giurisprudenza – senza le dovute note a pie’ di pagina. A oggi, sono almeno 15 le fonti non citate, incluso un suo predecessore, il socialdemocratico Rupert Scholz.
Il popolo della Rete, intanto, continua la caccia al plagio: sul sito GuttenPlag dedicato alla tesi, il numero di pagine che contengono passaggi copiati è salito a quota 120, rispetto alle 30 di ieri. E tra i paragrafi incriminati ci sono anche quelli scritti nel 2003 da uno studente della Libera Università di Berlino, che all’epoca frequentava il primo anno.
Nonostante queste prove, il ministro ha confermato la sua linea. E lo ha fatto davanti a un ristretto gruppo di giornalisti scelti, per di più mandando su tutte le furie le decine di cronisti esclusi. ”Non c’è dubbio che la tesi contiene errori”, ha detto. Ma la ”mia tesi non è un plagio – ha aggiunto -. Smentisco in modo categorico questa accusa”. E poi ha spiegato che rinuncerà al titolo finché l’università non avrà emesso un ‘verdetto’.
Sul sito Internet personale del ministro il titolo di ‘Doktor’ davanti al nome è stato tolto, ma secondo molti osservatori questo non basterà a placare gli animi. La Spd, infatti, lo ha invitato a presentarsi al Bundestag per chiarire la vicenda e il capogruppo della Linke, Gregor Gysi, ha previsto che – indipendentemente dal parare dell’ateneo – Guttenberg cadrà. In questo caso, sarebbe un guaio in più per i conservatori della Merkel, che proprio domenica dovrebbero subire una pesante sconfitta alle elezioni regionali di Amburgo.
Guttenberg, commenta scherzando la tv Ard, doveva ascoltare i ‘consigli’ del nonno – Karl Theodor zu Guttenberg, uno dei fondatori della Csu bavarese – che ne 1971 pubblicò la sua autobiografia, dal titolo ‘Fussnoten’, note a pie’ di pagina.
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