Grecia: sì del Cdm al programma del governo

ATENE – I ministri del governo socialista di Giorgio Papandreou durante una riunione che il quotidiano di centro-sinistra Ethnos ha definito come ''la piu' importante dell'ultimo anno'', hanno finalmente approvato ieri sera il Programma economico a medio termine varato dal Ministero delle Finanze di comune accordo con la ''troika'' (Fondo Monetario Internazionale, Unione Europea e Banca Centrale Europea).

Il primo ministro ha nuovamente ribadito la necessità di un consenso nazionale fra le forze politiche per far uscire la Grecia dalla crisi ed ha sottolineato che ''e' dovere di tutti affrontare, senza interessi e divisioni dei partiti, i rischi che minacciano il Paese'' ed ha rivolto un nuovo invito al leader di Nea Dimocratia, Antonis Samaras, a collaborare ''visto che – ha detto Papandreou – siamo entrambi d'accordo sugli obiettivi del Programma. Noi – ha aggiunto il premier – non abbiamo alcuna difficolta' a cercare insieme i modi per rivedere il progetto finale''.

Papandreou ha quindi di nuovo smentito gli scenari che prevedono il ricorso ad elezioni anticipate, mentre ha ammesso che non si esclude dopo l'autunno lo svolgimento di un referendum con molti quesiti esclusi quelli che riguardano obiettivi fiscali, del resto vietati dalla Costituzione. Ciò che comunque Papandreou non ha escluso è un rimpasto governativo per il quale si è detto disposto a scegliere anche personalità al di fuori del suo partito, il socialista Pasok.

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