Il principe Andrea imbarazza Carlo e William: escluso dalla cerimonia al castello di Windsor (foto Ansa)
Il principe Andrea è di nuovo motivo di imbarazzo per la famiglia reale britannica, che lo esclude dalla cerimonia che si è tenuta lunedì 13 giugno al castello di Windsor con la consegna di importanti onorificenze, fra cui il cavalierato col titolo di ‘sir’ all’ex premier laburista Tony Blair e il suo inserimento nel consiglio dell’Ordine della Giarrettiera, supremo consesso di consiglieri d’onore della corona.
Quello che però secondo i media del Regno Unito ha fatto più discutere è l’umiliante esclusione del principe Andrea – già privato dagli incarichi di rappresentanza della monarchia a causa del suo coinvolgimento negli Stati Uniti nei sospetti dello scandalo sessuale Epstein – espressamente voluta dall’erede al trono Carlo e dal figlio William.
Sarebbe stata la loro forte pressione esercitata sulla regina Elisabetta con una sorta di veto a decidere la sorte del suo figlio prediletto: il principe Andrea era assente alla processione pubblica ed è stato ammesso a partecipare a un successivo banchetto privato, essendo comunque membro di diritto dell’Ordine al pari di tutti i figli della sovrana.
Una fonte vicina ai Windsor ha parlato di una “una decisione presa in famiglia”, che è stata ampiamente interpretata come: al duca di York è stato detto cosa fare.
Da tempo si parla del ruolo svolto da Carlo e William nel punire il principe Andrea per il suo coinvolgimento nello scandalo Epstein, con tutte le conseguenze negative sull’immagine della monarchia.
La cerimonia è stata segnata anche dalle proteste contro Blair, che è stato fischiato e definito “criminale di guerra” da un gruppo di manifestanti per la sua decisione quando era primo ministro nel 2003 di unirsi agli Stati Uniti nell’invasione dell’Iraq.
Oltre a Blair, entrano nell’Ordine della Giarrettiera, al vertice della lunga lista di persone decorate a Capodanno per meriti vari, sia la duchessa di Cornovaglia Camilla, consorte dell’erede al trono Carlo, sia la baronessa Valerie Amos, ex diplomatica e politica britannica d’origine caraibica, già alta funzionaria dell’Onu.
Il riconoscimento a Camilla è stato un suggello all’avallo pubblico dichiarato mesi fa da Elisabetta II alla sua designazione a regina consorte quando la corona passerà a Carlo.