Immigrazione, in Austria arriva la tessera a punti per i nuovi cittadini-manager

Dopo le recenti polemiche sulla politica di asilo in Austria, criticata come troppo restrittiva e persino inumana, il governo di coalizione fra socialdemocratici e popolari (Spoe-Oevp) corre ora ai ripari.

Una tessera dai colori della bandiera rosso-bianco-rosso avrà la funzione di regolare l’ afflusso della manodopera proveniente dai Paesi extracomunitari.

Parallelamente, il Consiglio dei ministri ha deciso di istituire un Ufficio federale per l’asilo e l’immigrazione per cercare così di migliorare e coordinare le varie istituzioni.

L’obiettivo è di evitare in futuro il ripetersi di ”errori”, come l’espulsione di famiglie integrate, ha spiegato il cancelliere Werner Faymann (Spoe) alludendo ai recenti casi di rimpatrio di famiglie con bambini perfettamente inserite, che hanno provocato proteste e indignazione nell’opinione pubblica.

Il cancelliere ha però fatto sapere che l’attuale legge restrittiva sull’asilo, che è servita a ridurre sensibilmente il numero di domande, non sarà modificata.

La nuova tessera entrerà in funzione per gradi da maggio e servirà a regolamentare l’immigrazione a seconda delle esigenze di manodopera specializzata.

Il fine è quello di attirare personale qualificato con conoscenza del tedesco offrendo lavoro e soggiorno. Per coloro che hanno i titoli, dovrebbe quindi essere più facile in futuro entrare e lavorare in Austria.

Gli aspiranti cittadini vengono suddivisi in tre categorie in base a un sistema a punti: top manager, manager e ‘high potentials’ (alto potenziale di diventare manager). Il punteggio viene assegnato a seconda del livello di istruzione, età, titoli di studio, conoscenze delle lingue.

I top manager saranno ammessi subito col diritto anche di portarsi la famiglia dietro, mentre i manager della seconda categoria potranno far arrivare i familiari solo dopo tre mesi dall’arrivo.

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Maria Elena Perrero