ROMA – L’Unione Europea viene incontro all’Italia sulla questione immigrazione. Questa mattina, 20 aprile, scrive Luigi Offeddu sul Corriere della Sera, la Commissione Europea voterà la necessità di una revisione delle norme Schengen sulla circolazione delle persone all’interno delle frontiere Ue
La Commissione discuterà anche sull’opportunità di rafforzare i meccanismi che attuano la ridistribuzione dei migranti fra i vari Paesi, al momento non regolati da alcuna norma.
A Bruxelles verrà poi affrontato il tema della necessità di introdurre meccanismi “di emergenza” quando un singolo stato “non adempie ai propri obblighi di controllare la sua sezione della frontiera esterna”, cioè del confine della Ue. Nel caso dell’Italia si tratterebbe per esempio della frontiera marina di Lampedusa, dove proprio ieri, 19 aprile, c’è stato un maxisbarco di 760 migranti su una imbarcazione proveniente dalle coste libiche.
Tra le varie opzioni su cui discuterà la Commissione europea, scrive il Corriere della Sera, c’è quella collegata al fatto che “una pressione migratoria incontrollata possa generare reazioni non coordinate nel sistema Schengen” (l’implicito riferimento è a Italia e Francia).
Nel documento della Commissione è scritto anche che l’emergenza immigrazione ha avuto un “impatto politico” sui paesi dell’Unione, e che sono nati “dibattiti nazionali” che hanno portato a “reazioni assai polarizzate e a tratti populiste”.
Scrive Bruxelles: “Ci sono lezioni da trarre da questa crisi, che ha “messo in luce dei successi, soprattutto perché sono state evitate tragedie su larga scala, ma anche alcune debolezze”.