Lingua italiana esclusa, Ronchi annuncia battaglia: “Faremo ricorso”

Andrea Ronchi

L’Italia presenterà ricorso contro «l’inaccettabile discriminazione» della lingua italiana dai nuovi concorsi dell’Unione europea. Ad annunciarlo è il ministro per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, dopo la pubblicazione del nuovo bando di concorso dell’Ufficio di selezione del persone della Ue (Epso), il primo nel nuovo formato che dovrebbe selezionare in tempi rapidi i futuri funzionari europei. «Le modalità con cui si svolgeranno i nuovi concorsi dell’Unione Europea sono inaccettabili», denuncia Ronchi.

«L’Italia- aggiunge- non può assistere passivamente all’affermazione di un trilinguismo di fatto e per questo il governo italiano è intenzionato a presentare ricorso. Non è così che si costruisce l’Europa». I nuovi concorsi Epso, spiega Ronchi «pur introducendo novità importanti per la selezione del personale delle istituzioni europee, come la minore durata dei concorsi, continuano a presentare una inammissibile discriminazione linguistica sia come prove di concorso che nella stessa compilazione della domanda (solo in Francese, Inglese e Tedesco). Il concorso recentemente pubblicato per amministratori ci risulta che preveda prove di pre-selezione da svolgere solo in una delle tre lingue privilegiate: inglese, francese o tedesco. Superato questo test, il bando richiede la conoscenza approfondita di una delle lingue ufficiali dell’Unione e la conoscenza soddisfacente di una seconda lingua da scegliere sempre tra francese, inglese o tedesco. Una penalizzazione nei confronti della lingua italiana che deve terminare».

«Il governo italiano – ricorda il ministro Ronchi – ha fin dall’inizio di questa legislatura dedicato grande attenzione alla difesa della lingua italiana in Europa. Una battaglia che ha prodotto già importanti risultati. Nel novembre 2008, il Tribunale di primo grado dell’Unione Europea, proprio a seguito di un ricorso presentato dall’Italia, annullò la decisione della Commissione di pubblicare i bandi di concorso soltanto in tedesco, francese e inglese. Oggi i bandi vengono pubblicati rigorosamente anche in italiano».

«L’Italia – conclude Ronchi – farà una battaglia a tutto campo in difesa degli interessi nazionali. Il governo italiano presenterà ricorso per chiedere che tra le condizioni linguistiche richieste per l’ammissione ai concorsi venga cancellata l’inaccettabile oligarchia instaurata a favore di inglese, francese e tedesco come seconda lingua. Il nostro obiettivo è assicurare le stesse condizioni di accesso e partecipazione ai candidati italiani invocando quel principio riconosciuto e tutelato nell’UE ma troppo spesso dimenticato che è la pari dignità tra tutte le lingue europee».

Published by
admin