La Gran Bretagna come molti paesi europei ha i suoi immigrati clandestini. Le arrivano in casa prevalentemente dal mare, dal Canale della Manica, via Francia. Gran Bretagna che, dopo la Germania e la Svezia, è la destinazione finale preferita di chi scappa ed emigra dal Nord e Centro Africa, dal Medio Oriente e dall’Asia Centrale. Gran Bretagna che clandestini ovviamente non vuole e che cerca di…venderli. O almeno affittarli.
Di qui una proposta britannica all’Albania: tenersi in appositi campi e strutture i clandestini che Londra manderebbe a Tirana. Ovviamente a pagamento: prima offerta 10 mila sterline a capo, poi dipende da quanto risulterebbe grossa la spedizione, si potrebbe eventualmente andare a conguaglio-forfait in caso di lotti consistenti di trasferiti.
Non è una bizzarria britannica quella del ti pago se te li tieni tu. Solo una variazione sul tema, infatti stavolta è ti pago se te li prendi tu e stavolta l’offerta è all’Albania. Ma sono anni che l’Europa più o meno tutta paga perché qualcuno si tenga in casa i migranti. Soldi, tanti, alla Turchia. Soldi, non pochi, alla Libia. Soldi, relativamente pochi, a Marocco e Tunisia.
Il ti pago se te li tieni tu è di fatto l’unica risposta concreta europea alle migrazioni. L’altra, quella di bloccare e fortificare i confini, non impedisce alla lunga di entrare: il muro fa scena per le opinioni pubbliche interne ma non fa davvero barriera ad una migrazione lunga decenni e larga decine di milioni di umani. Allora il clandestino “affittato” al paese che se lo prende in cambio di soldi.
Nell’unica certezza che così si rimanda, non solo il clandestino, ma anche l’insolubile problema delle migrazioni. Prima o poi, più prima che poi gli “albanesi” di turno vogliono prima più soldi e poi, quando avranno fatto il pieno, i clandestini degli altri non se li terranno più.