BRUXELLES – C’è un rischio nucleare anche per l’Europa dopo il terremoto in Giappone? ”Non ci sono conseguenze immediate per gli europei. I livelli di radiazione in tutti gli Stati membri sono al momento normali”: questa sarebbe la valutazione della Commissione Ue.
A tre giorni dal sisma devastante in Giappone, a poche ore da due esplosioni fortissime a Fukushima, nella centrale a nord di Tokyo, l’Europa si preoccupa e discute di nucleare.
In Francia e Germania i governi sono al braccio di ferro con gli ambientalisti, in Austria il ministro dell’Ambiente, Nikolaus Berlakovich, è tornato a chiedere a Bruxelles la verifica della sicurezza delle centrali nucleari europee. L’Austria si oppone fermamente all’energia atomica e ha più volte chiesto la chiusura degli impianti in Slovenia e in Slovacchia. La Svizzera vuole andarci cauta e ha annunciato la sospensione delle procedure relative alle domande di autorizzazione per le nuove centrali nucleari. Il ministro dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni Doris Leuthard – afferma un comunicato oggi a Berna – ”ha deciso di sospendere le tre procedure relative alle domande di autorizzazione di massima per le nuove centrali nucleari finche’ non sara’ stata fatta un’analisi approfondita degli standard di sicurezza e non si sara’ proceduto ad un loro eventuale adeguamento”