Quote latte, multe prorogate: indagine Ue

BRUXELLES – La Commissione europea ha aperto nei confronti dell’Italia una procedura di indagine formale sugli aiuti di Stato, invitandola a fornire informazioni in relazione alla proroga di 6 mesi al 30 giugno 2011, del pagamento della rata delle multe sul latte in scadenza al 31 dicembre 2010. L’Italia ha un mese per rispondere a Bruxelles.

La Commissione europea, nella lettera inviata all’Italia, solleva numerosi dubbi sulla compatibilità della decisione di prorogare al 31 giugno 2011, il pagamento della rata delle multe sul latte. ”Il costo della proroga – precisa – è imputato su una dotazione globale di 5 milioni di euro destinata a fini diversi”. Bruxelles in primo luogo constata l’esistenza dell’aiuto ”che nessuna delle informazioni trasmesse dalle autorità italiane permette di giustificare sulla base delle norme applicabili in materia di aiuti di stato nel settore agricolo”.

In secondo luogo – dice – la proroga comporta ”una violazione” della decisione del Consiglio dei ministri ecofin, quando nel 2003 accettarono in via eccezionale che l’Italia si sostituisse ai produttori nel pagamento delle multe per le campagne dal 1995-1996 al 2000-2001, consentendo agli stessi produttori di estinguere il loro debito tramite pagamenti differiti su vari anni e senza interessi. Per Bruxelles quindi, la proroga si aggiunge a ”quell’aiuto unico massimo non cumulabile con nessun altro tipo di intervento”.

Inoltre, precisa la Commissione, le autorità italiane hanno reso noto che intendevano imputare l’equivalente sovvenzione della proroga di pagamento sull’aiuto ‘de minimis’, previsto per l’Italia, che permette di accordare fino ad un massimo di 7.500 euro per beneficiario, senza il preventivo via libera di Bruxelles. Anche su questo, la Commissione Ue solleva dubbi sulla possibilità che l’insieme degli aiuti ‘de minimis’ possano superare il tetto nazionale di 320,5 milioni di euro.

Poco dopo la proroga, nel febbraio del 2011, la Commissione europea aveva inviato al governo italiano una lettera in cui si chiedevano chiarimenti sul rinvio del pagamento delle multe, che era stato inserito nel decreto Milleproroghe approvato il 25 febbraio, per gli allevatori che avevano superato i limiti di produzione imposti a livello comunitario.

Lo scorso 23 giugno, il Parlamento europeo ha bocciato un emendamento trasversale che mirava al mantenimento delle quote latte dopo il 2015. Lo stesso Parlamento, in quella sede, ha invece approvato un emendamento per accompagnare i produttori di latte con misure adeguate verso l’uscita dal sistema della quote nel 2015.

Il commento di Confagricoltura. ”Si tratta dell’autorevole conferma di quanto Confagricoltura va sostenendo in merito alla necessita’ di assicurare  la corretta applicazione del regime delle quote latte”. Commenta cosi’, in una nota, l’organizzazione agricola l’intenzione della Commissione di avviare nei confronti dell’Italia una procedura di infrazione ”per aiuti di Stato a seguito della concessione della proroga del pagamento dei prelievi sul latte previsti dalle legge 119 del 2003 e dalla legge 33 del 2009”.

In pratica, spiega Confagricoltura, la Commissione ritiene che la proroga concessa dall’Italia rappresenti un ingiustificato aiuto di stato a favore dei produttori interessati e quindi sia incompatibile con le norme europee in materia di concorrenza. La Commissione, anche alla luce delle osservazioni pervenute, prendera’ una decisione che potrebbe comportare conseguenze negative, sia per l’Amministrazione, sia per i produttori di latte interessati. Confagricoltura ribadisce quindi la necessita’ di assicurare l’applicazione delle norme nel rispetto dei sacrifici sopportati da chi ha applicato le leggi e di chi, comunque, ha pagato le multe.

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Elisa D'Alto