MADRID, 23 NOV – Gli avversari lo hanno accusato durante la campagna di essere evasivo, di nascondere le carte, di avere un ''programma occulto''. Su un punto pero' Mariano Rajoy e' stato categorico, quando gli hanno chiesto se intendesse trasferirsi con la famiglia alla Moncloa, la residenza del capo del governo: ''non rientra nel mio programma'' ha tagliato corto.
Cattolico, attaccato alla famiglia, ai figli di sei e dodici anni, Juan e Mariano jr., ''sempre innamorato'' della moglie quantaseienne Elvira 'Viri' Fernandez, galiziano vecchio stile, Rajoy sa che sull'enorme palazzo settecentesco che ospita la residenza del capo del governo pesa una 'sindrome' che ha colpito tutti i suoi predecessori e le loro famiglie.
La Moncloa, costruita nel 1660 per il Marchese di Haro, e' un palazzo-bunker sottoposto a ferree regole di sicurezza, isolato dalla vita normale di Madrid, in mezzo a un grande parco, tagliato fuori dal quartiere di Arguelles da una autostrada. ''La Moncloa e' inabitabile per una famiglia normale'', ha detto la moglie dell'ex-premier conservatore Jose' Maria Aznar, Ana Botella, oggi vicesindaco di Madrid. Accanto alla residenza ufficiale del premier ci sono gli edifici della presidenza del governo, della vicepresidenza, del portavoce. Un enorme complesso artificiale, anche se di lusso, una sorta di 'prigione dorata', soprattutto per i figli del capo del governo.
Trasferirsi a vivere alla Moncloa per i due ragazzi di Rajoy, abituati a vivere nella casa di famiglia nel tranquillo quartiere di Aravaca, significherebbe cambiare scuola, essere lontano dagli amici, non poter piu' girare per strada nelle vie attorno a casa, andare a giocare a calcio nel parco. Problemi che ha dovuto affrontare Jose' Luis Zapatero, le cui due figlie adolescenti sono arrivate al 'bunker-dorato' della Moncloa da Leon, la provinciale capitale della Castiglia. E prima di lui Aznar e Felipe Gonzalez. E' probabile che lo stesso Zapatero ne abbia parlato a Rajoy, scrive oggi La Vanguardia. Nessuno dei suoi predecessori e' stato entusiasta all'idea di vivere alla Moncloa. La moglie di Zapatero, la cantante lirica Sonsoles Espinoza, non l'ha mai amata e Aznar era stato il primo 15 anni fa a dire pubblicamente prima di arrivare al potere che non voleva viverci. Poi le pressioni della sicurezza erano state troppo forti. Rajoy ha ora un vantaggio sui suoi predecessori. Il livello di rischio attentato e' calato di molto dopo l'annuncio il mese scorso della rinuncia dell'Eta alla violenza.
Il nuovo uomo forte della Spagna si presenta come una persona ''di buon senso'', un ''Mr. Normal'' dice la stampa anglosassone. E quindi, ha chiarito, ''a me piace stare a casa mia''. E andare tutte le mattine al lavoro, dopo la colazione in famiglia, come tutti gli altri spagnoli.