Lassini dopo i manifesti anti-procure: “Se mi eleggono resto al Comune”

MILANO – Prima ha fatto tappezzare Milano di manifesti anti-pm, poi aveva annunciato dimissioni, alla fine resta: “Se sarò eletto penso che vada rispettata la volontà degli elettori”.

Intervistato a Radio 24, ha aggiunto: “La mia volontà sarebbe di restare al mio posto. Credo che le questioni debbano essere affrontate un passo dopo l’altro e penso anche che durante la campagna elettorale andrò a qualche comizio della Moratti” .

Per lui è stato formalizzato l’avviso di garanzia, con l’accusa di vilipendio della magistratura per la scritta “Via le Br dalle Procure” sui manifesti della sua associazione Dalla parte della democrazia, anche se lui dice di avere visto i poster solo già fatti e di essere stato “patrocinatore” e basta.

Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, la moglie, Mariuccia Lassini, sta tentando la riconciliazione orchestrata da Daniela Santanché, e lo avrebbe fatto anche al tavolo con mille donne, quello della cena organizzata a sostegno di Letizia Moratti.

Sembra anche che ci sia stata una conversazione fra lady Lassini e il sindaco di Milano, ma la Moratti ancora è rimasta ferma al suo “la mia presenza è incompatibile con quella di Lassini in aula consiliare”.

Intanto, spiega la Santanché, “le donne sono più pragmatiche degli uomini e io mi sento di dire che la questione si potrà risolvere tra donne. Io mi sono emozionata quando ho visto come la Moratti e la Lassini si sono guardate negli occhi, quindi sono molto fiduciosa”.

Il prossimo passo sarà l’incontro Lassini-Moratti?

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