MOSCA, 15 LUG – Il premier russo Vladimir Putin ha confessato oggi davanti a una platea di operai metallurgici il suo rammarico per essersi lasciato sfuggire 12 anni fa una frase contro i terroristi poco consona con il suo ruolo. Espressione diventata poi una delle sue frasi piu' famose.
Nel settembre del 1999, subito dopo un attacco con centinaia di morti in Daghestan da parte del comandante ceceno Shamil Basaiev, l'allora neo premier disse: ''Inseguiremo i terroristi ovunque. Se sara' l'aeroporto, sara' l'aeroporto. Se li prenderemo nella toilette, li faremo fuori anche nel cesso''.
''Vi ricordate che avevo detto che bisogna far fuori qualcuno da qualche parte? Ero arrivato a San Pietroburgo completamente sconvolto dalla tragedia'', ha raccontato oggi il capo del governo a Magnitogorsk. ''Un mio amico mi chiese perche' sei cosi' giu'? Gli risposi che mi ero lasciato sfuggire una frase fuori luogo. Molto brutta. Mi dispiace, non avrei dovuto parlare cosi' essendo una persona di alto livello'', ha proseguito.
Ma Putin ha fatto capire che la gente gradi' quella espressione: ''Un tassista mi ha appena detto che e' apparso un uomo al governo che dice cose giuste'', gli riferi' l'amico.
Quella frase sui terroristi non fu comunque l'unica politicamente poco corretta: nel 2002, rispondendo a Bruxelles a un giornalista di Le Monde sulle vittime civili della seconda guerra russo-cecena a Bruxelles, Putin disse: ''Se vuole diventare un islamista radicale ed e' gia' pronto ad essere circonciso, la prego di venire a Mosca: siamo una nazione multi confessionale, abbiamo anche specialisti per questi problemi. Lasciate che venga e sia circonciso, cosi' non gli crescera' piu' nulla''.
Putin ha ribadito comunque oggi di non essersi pentito di aver avviato con risolutezza la seconda guerra contro la Cecenia evitandone la secessione.
Il capo del governo ha rivendicato poi il merito di aver migliorato la qualita' della vita dei russi durante la sua presidenza ma ha ammesso che ora il Paese ha bisogno di una ''profonda modernizzazione''.
Quanto alla qualita' piu' importante di un presidente, il premier non ha avuto dubbi: ''L'integrita', in tutto'', e la fedelta' alla parola data.