BRATISLAVA – Sabato prossimo la Slovacchia torna alle urne. I cittadini sono chiamati al voto in elezioni anticipate, che arrivano dopo la sfiducia al governo di centrodestra di Iveta Radicova: uno di quelli che hanno pagato il prezzo della crisi dell'eurozona. L'esecutivo usci' infatti sfiduciato a ottobre dalla discussione in Parlamento per il rafforzamento del fondo Efsf. Una votazione che fece di un Paese di 4,5 milioni di abitanti l'ago della bilancia di una partita decisiva per l'eurozona. Il fondo salva Stati fu ratificato ma la Radicova fu costretta a promettere, in cambio, di uscire di scena.
Dopo neanche due anni passati dalle ultime elezioni parlamentari, gli elettori sono chiamati alle urne per il rinnovo dei 150 seggi del Parlamento unicamerale. I sondaggi danno come favorito il partito socialdemocratico Smer del populista Robert Fico che gode di 37,9% consensi. I partiti della destra invece vedono calare i consensi in seguito allo scandalo esploso recentemente, con il rapporto ''Gorilla'', che ha rivelato il dilagare della corruzione nel Paese, fra gli anni 2005-2006, fra i principali partiti politici. Un caso che ha portato recentemente in piazza gli slovacchi in proteste massicce.