GB, LONDRA – Gli inglesi più progressisti contribuiscano all’independenza della Scozia. E’ l’insolito appello che ha lanciato da Londra il primo ministro scozzese, Alex Salmond, che ha tenuto nella capitale una conferenza sui benefici della secessione di Edimburgo dal Regno Unito, in vista del referendum su cui gli scozzesi si dovranno esprimere il 18 settembre. Per Salmond, leader del partito indipendentista scozzese, la nascita di un nuovo Paese con una economia forte avrà ripercussioni positive per tutti, a partire proprio dall’Inghilterra.
”La Scozia non sarà un Paese straniero dopo l’indipendenza, non più di quanto lo possano essere l’Irlanda del Nord, l’Inghilterra e il Galles per la Scozia”, ha affermato. Il suo appello agli inglesi segue invece quanto fatto nelle scorse settimane da leader politici, giornali e personaggi famosi britannici, fra cui David Bowie, che hanno chiesto invece agli scozzesi di non staccarsi dal Regno. Per Salmond, una economia scozzese forte potrebbe rappresentare un ”potente contrappeso a Londra” – dove sono troppo concentrate ”ricchezze e opportunit�” – e portare benefici alla Gran Bretagna.
Nella contesa è entrato anche Sean Connery: ”E’ una opportunità da non perdere”. Così il leggendario 007 ha definito, in una intervista al Sun on Sunday, la possibilità di avere una Scozia indipendente col referendum in programma il 18 settembre. L’83enne attore nato a Edimburgo, da tempo un sostenitore della secessione dal Regno Unito, ha aggiunto che la vittoria del ‘sì ”catturerebbe l’attenzione del mondo”.
Secondo il primo interprete di James Bond sarebbero molti i benefici per il nuovo Paese, a partire dall’industria cinematografica che potrebbe attrarre molti investitori e creare posti di lavoro. ”Con la vittoria del ‘sì’ ci sarà una rinnovata attenzione sulla nostra cultura e politica, offrendoci una opportunit� senza precedenti per promuovere il nostro patrimonio culturale e la nostra eccellenza creativa”, ha sottolineato Sir Connery.