BELGRADO, 15 LUG – La Serbia ha emesso un mandato di cattura internazionale nei confronti di Nada Sakic (85 anni), sospettata di genocidio e crimini di guerra commessi durante la seconda guerra mondiale ai danni di serbi, ebrei e rom nei campi di concentramento croati (filonazisti) di Jasenovac e Stara Gradiska.
Il viceministro della giustizia serbo, Slobodan Homen, ha detto che il suo dicastero ha dato l'assenso all'ordine di arresto di Sakic, che era indagata per genocidio in Serbia dal 1998.
Successivamente, in giornata, lo steso Homen ha appreso dai media che Nada Sakic sarebbe morta in Croazia, dove viveva da alcuni anni sotto falso nome. ''Il ministero della giustizia non ha avuto una comunicazione ufficiale sulla sua morte, ma l'abbiamo appreso dai media'', ha detto Homen. Secondo l'agenzia Hina, Nada Sakic viveva a Zagabria e sarebbe morta il 5 febbraio scorso. Nada Sakic, nata in Croazia ma che vive (o viveva) in Argentina, e' accusata di aver torturato i detenuti dei campi di Stara Gradiska e Jasenovac e di essere responsabile della morte di migliaia di donne. Avrebbe fra l'altro ordinato di ridurre il cibo alle detenute donne, che sarebbero per questo morte d'inedia, e di aver ordinato nell'aprile 1945 l'esecuzione di tutte le donne e bambini sopravvissuti.