BRUXELLES – L’Unione Europea verso regole più rigide per proteggere la privacy di chi ha uno smartphone: entro giugno pubblicherà una decisione secondo la quale le informazioni raccolte dalle compagnie telefoniche e Internet sulla localizzazione dei clienti devono essere trattate esattamente come dati personali. E quindi protetti da privacy come nome, sesso, età eccetera. Questo vuole dire che colossi come Apple e Google dovranno chiedere il consenso ai propri clienti per utilizzare i dati che servono a localizzarli e a cancellarli dopo un certo periodo garantendo l’anonimato.
Non solo, perché Viviane Reding, commissaria europea per la Giustizia, ha detto che presto la normativa sulla protezione dei dati verrà estesa anche ad altre aree, come la pubblicità basata sui comportamenti e i gusti dei clienti, ma più in generale su qualsiasi altro dato che abbia a che fare con la tecnologia.
Francia, Germania, Italia, Irlanda e Gran Bretagna hanno già avviato un’indagine sui dati che consentono di tracciare le persone. Diarmuid Hallinan, portavoce del Commissario irlandese per la protezione dei dati personali, ha detto: “Abbiamo ricevuto lamentele da parte di persone i cui movimenti erano stati tracciati dalle compagnie senza il loro consenso”.