Spagna. Gli ultimi giorni di Zapatero, il 21 dicembre giura Rajoy

MADRID – Dopo sette anni di zapaterismo, la Spagna volta pagina e con la costituzione del nuovo parlamento, da oggi, le sue istituzioni cambiano colore. Il Congresso dei Deputati e il Senato, eletti alle politiche del 20 novembre con una maggioranza assoluta del Partido Popular di Mariano Rajoy, hanno aperto la X legislatura del dopo Franco eleggendo i nuovi presidenti targati Pp. Venerdi' ci sara' l'ultima riunione del governo socialista uscente di Jose' Luis Zapatero. Lunedi' e martedi' e' prevista l'investitura di Rajoy, che giurera' il 21 dicembre.

Il giorno dopo sara' formato il nuovo governo e il 22 ci sara' il primo consiglio dei ministri. Con l'elezione dei presidenti di Congresso e Senato, Rajoy ha confermato la linea del dialogo con l'opposizione, annunciata subito dopo la vittoria del 20 settembre: al Congresso l'ex-ministro di Aznar, Jesus Posada, 66 anni, al Senato Pio Garcia-Escudero, 61, due esponenti non di primissimo piano del Pp ma, scrive El Mundo, con un ''profilo dialogante, discreto e moderato, come lo stesso Rajoy''.

Posada e' stato avvertito dal leader popolare solo domenica sera: ''sarai il nuovo presidente del Congresso'', ha annunciato Rajoy al telefono all'incredulo Posada. L'aneddoto sembra confermare che anche i futuri ministri, come ha finora indicato Rajoy, non sanno ancora nulla. In segno di rispetto per le istituzioni, il nuovo uomo forte della politica spagnola intende essere sicuro che il Re sara' il primo informato sui nomi dei ministri, il 21 dicembre quando Rajoy diventera' ufficialmente premier.

Galiziano, cioe' della Spagna profonda, uomo di valori, Rajoy ha raccomandato anche ai parlamentari del Pp di essere ''austeri, tanto nella gestione del danaro pubblico, che e' di tutti, come negli atteggiamenti, nei gesti e nel comportamento personale'': ''e' il primo obbligo di un dirigente politico o di un governante'', oggi in un paese economicamente in ginocchio e con cinque milioni di disoccupati, ''piu' importante che mai''. Il leader del Pp ha piu' volte denunciato i comportamenti ''frivoli'' del potere socialista.

Per Zapatero e' iniziato l'addio al potere. Venerdi' presiede il suo ultimo consiglio dei ministri. Mercoledi' della settimana prossima consegnera' a Rajoy le chiavi della Moncloa e lascera' con la moglie Sonsoles e le due figlie la residenza del capo del governo spagnolo. Rimarra' segretario del Psoe fino al Congresso socialista di febbraio, che eleggera' il suo successore. Poi, a 51 anni, lascera' la politica attiva. Non e' piu' deputato.

Davanti parlamentari Pp Rajoy ha confermato le priorita' del suo governo: l'Europa – la Spagna deve ''ritrovare l'influenza che le spetta'' – l'occupazione, con la riforma del mercato del lavoro, la riduzione del deficit, il rilancio dell'economia, la ristrutturazione del settore bancario. Il nuovo esecutivo prendera' le prime misure economiche gia' nella seconda riunione del consiglio dei ministri il 30 dicembre. Per i nuovi ministri spagnoli, niente vacanze di Natale.

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