Spagna: harakiri socialista. 4 mln di voti persi, vendetta indignados

ROMA – In Spagna non ha trionfato il Partito Popolare ma è la sinistra del Psoe che ha fatto harakiri. I socialisti di Rubalcaba hanno perso per strada nell’ultima tornata elettorale 4 milioni di voti. Il Ppe del nuovo premier Rajoy ne ha guadagnati 500 mila che, su una platea di 24 milioni di aventi diritto al voto, rappresenta un incremento positivo, ma non certo un crac. L’analisi post-voto di Concita De Gregorio su Repubblica del 22 novembre è illuminante per comprendere l’emorragia che ha dissanguato il partito di Rubalcaba e di Zapatero, l’ex sorriso socialista più smagliante d’Europa.

Il Ppe dunque ha la maggioranza assoluta e la benedizione del Ruini spagnolo: con 10 milioni e trecentomila l’ultima volta era finito all’opposizione, con 10 milioni e ottocento mila voti ha guadagnato la bellezza di 32 seggi in più. Una “tenuta positiva”, come si dice in gergo, gli consentirà di governare da solo. Non è che tutti gli elettori traditi dai socialisti si siano precipitati dall’altra parte. La De Gregorio fornisce l’elenco dettagliato della destinazione presa dai voti in fuga. E azzarda una diagnosi: la classe media ha voltato le spalle al Psoe perché non è stata ascoltata, perché non ha capito che le grida degli indignados non erano le contestazioni di gruppuscoli protestatari o di centri solciali arrabbiati.

Chi governava è stato pesantemente punito, per la sua insipienza e non solo per l’aggravarsi della crisi economica e la disoccupazione galoppante (a Cadice i socialisti hanno vinto pur in presenza di un tasso di oltre il 40%). Gli indignados li avevano avvertiti: non andiamo a votare, e infatti l’astensione è cresciuta del 4%, un milione di persone. Oppure votiamo scheda bianca: 650 mila persone non hanno messo la croce, preferendo magari lasciare una fetta di prosciutto sulla scheda. Votiamo per i partiti minori: puntuale l’affermazione di liste socialiste fuoriuscite, estremisti baschi, ambientalisti, animalisti anti-corrida, pirati di Catalogna, giovani del Pum+j (proprio così, il + degli sms). Astensione, scheda bianca, voto alternativo: ecco che fine hanno fatto quei 4 milioni di voti che mancano all’appello di Rubalcaba. Lui e il suo partito non hanno capito, sostiene la De Gregorio, che la piccola borghesia si stava proletarizzando, con le famiglie sul lastrico e cacciate di casa per non aver coperto il mutuo: centinaia di migliaia di persone, solo per il problema della casa.

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Warsamé Dini Casali