Strauss-Khan. L’entourage di Sarkozy: “Peccato, è successo troppo presto”

Dominique Strauss Kahn al momento dell'arresto

Ufficialmente sia l’Eliseo che Matignon non hanno commentato l’arresto a New York di Dominique Strauss-Khan, il più temuto avversario di Nicolas Sarkozy per le presidenziali del 2012, per il presunto stupro di una cameriera. Ma l’entourage del presidente francese, riporta Le Monde, si è privatamente rammaricato che tutto sia “successo troppo presto. Se si fosse verificato 15 giorni prima delle presidenziali (in programma il 22 aprile 2012 e con il ballottaggio il 6 maggio, ndr) sarebbe stato un coup de theatre esiziale” per Dsk .

Mentre l’astro nascente della destra Marine Le Pen ricorda con una punta di compiaciuta malizia le disavventure sessuali del potente avversario socialista finito nella polvere, l’ex consigliere di Mitterand Jacqes Attali non si sente di escludere la pista del complotto.

”La fragilita’ sessuale di Dominique Strauss-Kahn era un segreto di Pulcinella. Tutti sapevano, ma c’e’ stata una vera e propria omerta’ negli ambienti politici e giornalistici”. Lo afferma a Repubblica Marine Le Pen, presidente del Front national, che dice di provare ”vergogna nel vedere un mio concittadino macchiato di tali accuse”. ”Non capisco come Nicolas Sarkozy lo abbia potuto candidare al Fmi, rovinando la reputazione della Francia nelle istituzioni internazionali”. Secondo Le Pen, Strauss-Kahn dovrebbe ”subito dimettersi dall’Fmi”, mentre definisce ”sciocchezze” le ipotesi di un complotto ai danni del presidente del Fondo monetario internazionale. ”Parlo da donna – aggiunge inoltre -. Sono scandalizzata di sentire illazioni su un possibile complotto ai danni di Strauss-Kahn e nessuno che si preoccupi di difendere e proteggere la donna aggredita. Non è perché è una cameriera d’albergo che non bisogna crederle”.

”La presunzione di innocenza deve valere sempre soprattutto in una storia come questa, quasi incredibile. Ultimamente Dominique Strauss-Kahn era stato vittima di molti attacchi personali: non si puo’ escludere che ci sia stata una manipolazione contro di lui”. Lo afferma a Repubblica l’ex consigliere del defunto presidente socialista francese Francois Mitterrand, storico, filosofo ed economista, Jacques Attali secondo cui il presidente dell’Fmi ”in politica ora è fuori gioco: meglio se fa un passo indietro”. Attali ammette che ”è difficile immaginare che una cameriera di un grande albergo rispettabile di New York sia una ‘spia’ nemica inviata per incastrarlo, ma non si può escludere nulla. La notizia è così allucinante che nessuna eventualità è da scartare”.

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Warsamé Dini Casali