Svizzera, alle elezioni cala la destra anti-immigrati e sale il nuovo centro

GINEVRA – Per la prima volta dal 1991, il partito Udc/Svp – la destra nazionalista nota per le sue campagne anti-immigrati ed anti-Europa – ha registrato un calo dei consensi alle elezioni politiche svizzere. I dati parziali di domenica, confermati dalle proiezioni della televisione svizzera, indicano che il partito, pur risultando ancora al primo posto tra le formazioni politiche nazionali, registra un calo di circa il 3 % dei voti. Si assesta al 26 %, mentre mirava a conquistare almeno il 30% dei voti.

Il Partito socialista si conferma al secondo posto (al 18 % circa) ma con un calo dell'1,4%, e la vera sorpresa giunge dalle perdite dei Verdi e dalla netta crescita dei nuovi partiti di centro: i Verdi liberali e il Partito borghese democratico (Pbd), nato da una scissione dall'Udc/Svp.

''La costosa campagna dell'Udc/Svp incentrata unicamente sull'immigrazione, non e' riuscita a moblitare l'elettorato come nel 2007'', spiega il politologo Georg Lutz. Ma i veri perdenti sono i due partiti storici di centro – il Partito popolare-democratico (Ppd) ed il Partito liberale-radicale (Plr), oltre che i Verdi che non hanno incassato l'effetto ''Fukushima''.

Secondo le proiezioni – che riguardano il voto per il Consiglio Nazionale (camera bassa) eletto al proporzionale – il Plr e' al 15,0% circa (meno 2,4% ) ed arretra anche il Ppd (meno 1,4 punti al 13%). I Verdi scendono all'8 %, (meno 1,7%). Secondo le prime analisi i primi cinque partiti sono gli stessi di prima e non cambiano nemmeno i rapporti di forza relativi. La novita' nelle elezioni del Consiglio nazionale e' rappresentata dall'affermazione degli ''astri nascenti'' e dal ''nuovo centro'', formato da Verdi liberali e dal Partito borghese democratico.

In base alle proiezioni, i Verdi liberali balzano al 5,3% ed il Pbd (che non esisteva ancora quattro anni fa) si attesta al 5,2%. In Ticino e a Ginevra, i populisti hanno guadagnato punti. Nel cantone di lingua italiana, l'Udc/Svp ha conquistato un seggio al Consiglio Nazionale e la Lega dei Ticinesi – ostile ai frontalieri italiani – dovrebbe mandare ben due rappresentanti a Berna. A Ginevra – al confine con la Francia – il partito populista del Mouvement Citoyen Genevois ha conquistato il suo primo seggio a Berna.

Il volto definitivo del Consiglio nazionale è atteso nelle prossime ore. Occorrera' invece attendere alcune settimane per conoscere la composizione esatta del Consiglio degli Stati (camera alta), dove vige il sistema maggioritario. In vari cantoni, verrà organizzato un secondo turno. Ballottaggio anche il leader carismatico dell'Udc, Christoph Blocher. Candidato al Consiglio degli Stati (Camera alta) per uno dei due seggi del cantone di Zurigo, e' giunto in terza posizione. Ma i riflettori si stanno già spostando al 14 dicembre, data prevista per l'elezione da parte del nuovo parlamento dei sette esponenti del governo elvetico.

In tutto, cinque milioni di elettori sono stati chiamati alle urne per eleggere i 200 membri del Consiglio nazionale (Camera del popolo) ed i 46 membri del Consiglio degli Stati (Camera dei cantoni).

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Elisa D'Alto