“Nel turismo abbiamo bisogno di tolleranza”, ha detto il funzionario come riportano i giornali. Lo stesso parere sembra condiviso dalla ministra di giustizia e polizia: per la Widmer-Schlumpf “é normale esigere di poter vedere la persona accanto, il proprio interlocutore in uno spazio pubblico, nei luoghi amministrativi o nei trasporti pubblici”. Ma nell’eventualità di un divieto del velo integrale, “eccezioni dovrebbero essere previste per le turiste che vengono con il burqa”, a Ginevra, nei Grigioni o a Lucerna.
“Servono misure proporzionate e bisogna discuterne in modo moderato”, ha proseguito. Secondo le stime, in Svizzera vivono tra a i 350 mila e i 400 mila musulmani e si stima che solo poche donne indossino il velo integrale. In un referendum svoltosi nel novembre scorso, gli svizzeri si erano espressi – con il 57,7% di voti – contro la costruzione di nuovi minareti.