GINEVRA – Nonostante le sanzioni imposte alla Siria, la Svizzera deve sbloccare tre milioni di euro appartenenti a un cugino del presidente Bashar al Assad, Hafez Makhluf.
L'uomo – riferisce oggi l'agenzia di stampa svizzera Ats – ha infatti vinto il ricorso presentato presso il Tribunale penale federale.
I giudici hanno imposto lo scorso 11 gennaio il dissequestro di quattro conti di Makhluf presso una banca elvetica. La sentenza non cita il nome di Hafez Makhluf, ma l'uomo – indicato come uno dei vertici dei servizi segreti a Damasco – e' chiaramente identificabile sulla base della lista delle persone fisiche e giuridiche oggetto di sanzioni contro la Siria.
Le sanzioni svizzere contro la Siria sono state decise dal governo svizzero il 18 maggio 2011, sulla scia di quelle adottate dall'Ue. Nell'ordinanza federale relativa alle sanzioni finanziarie sono previste alcune deroghe. Rimangono comunque bloccati in Svizzera beni siriani per circa 50 milioni di franchi.