Per la firma della Repubblica ceca, il presidente ceco, Vaclav Klaus, ha alzato la posta sulla ratifica del Trattato di Lisbona L’euroscettico Klaus, che e’ l’unico leader europeo a non aver ratificato il Trattato Ue, ha sostanzialmente chiesto un’esenzione per proteggere Praga da eventuali rivendicazioni post-belliche e per salvaguardare la sovranita’ della sua magistratura.
Il presidente in sostanza vuole includere una norma che mantenga la validità dei decreti Benes, in basi ai quali, al termine della Seconda Guerra Mondiale, furono confiscate le proprieta’ di tre milioni di sudeti (i cittadini di origine tedesca che, pur non direttamente coinvolti con il regime nazista, a guerra conclusa, dovettero abbandonare la Cecoslovacchia e rifugiarsi in Germania). In questo modo, il presidente Klaus vorrebbe evitare possibili rivendicazioni dei sudeti e dei loro eredi in ambito europeo, bypassando i tribunali cechi.
Tra l’altro, fra tre settimane è attesa nella Repubblica Ceca la decisione dell Corte costituzionale sul ricorso di 17 deputati contro il Trattato di Lisbona considerato incompatibile con la Carta Ceca. (AGI)
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