KIEV, 27 LUG – Ha rischiato di essere arrestata oggi la ex premier ucraina e attuale leader dell'opposizione Iulia Timoshenko. La richiesta della pubblica accusa è stata però rigettata dalla corte durante la seduta odierna del processo che vede l'icona della Rivoluzione arancione imputata per abuso di potere nel controverso contratto per le forniture di gas russo.
La richiesta di arresto è stata avanzata dal procuratore Oleksandr Mikitenko per i "ripetuti tentativi di Timoshenko di ritardare e ostacolare" il processo. Pur dicendosi d'accordo con l'accusa sul fatto che l'ex premier stia rallentando il processo, il giudice Rodion Kireiev ha detto che "la corte ha altri strumenti per mantenere l'ordine in aula" e che l'arresto "dovrebbe essere utilizzato solo come ultima risorsa".
Timoshenko è accusata di abuso di potere per aver imposto alla società statale energetica Naftogaz un accordo con il colosso russo Gazprom per le importazioni di gas nel 2009, senza il parere del governo da lei guidato. Secondo l'accusa, il prezzo concordato, di 450 dollari ogni 1000 metri cubi, sarebbe stato svantaggioso per l'Ucraina.
Timoshenko, che rischierebbe dai sette ai dieci anni di carcere, si è sempre detta innocente e ha definito quello a suo carico un "processo farsa" orchestrato dal presidente Viktor Ianukovich per sbarazzarsi di lei a livello politico in vista delle elezioni parlamentari del 2012 e delle presidenziali del 2015.
Stamattina Kireiev ha rifiutato la richiesta dell'imputata di rimandare il processo di tre giorni per poter trovare dei nuovi avvocati. L'ex premier, infatti, oggi si è presentata in tribunale senza alcun legale dopo che ieri aveva congedato i suoi difensori Nikolai Sirii e Oleksandr Plakhotniuk perché, a suo dire, non era stato loro concesso tempo a sufficienza per studiare il caso.
Per la stessa ragione, Timoshenko l'11 luglio aveva sollevato dall'incarico di difenderla il primo avvocato, Nikolai Titarenko, ottenendo in quell'occasione tre giorni di sospensione del processo per trovare un nuovo legale. Un altro avvocato, Serghei Vlasenko, era stato rimosso dal giudice nove giorni fa dopo un battibecco con lo stesso magistrato e oggi si è visto rifiutare la richiesta di tornare a difendere Timoshenko. Da ieri la corte ha iniziato ad ascoltare i testimoni, tra cui un rappresentante della Naftogaz, che la leader dell'opposizione ha detto "istruito" dal comproprietario della compagnia energetica RosUkrEnergo, Dmitri Firtash, e dal ministro dell'Energia e delle Risorse minerarie, Iuri Boiko.
Timoshenko ha spesso assunto un atteggiamento irriverente nei confronti della corte e del giudice Kireiev, dando vita a frequenti diatribe, rifiutandosi di alzarsi in segno di rispetto verso la corte, e chiedendo più volte di ricusare il magistrato. Questi comportamenti le sono costati per due volte l'espulsione dall'aula.