Ucraina, Terzi: “La Ue non accetti il silenzio di Kiev su Timoshenko”

ROMA – ''Nessuno sconto sara' fatto sul caso Timoshenko al governo ucraino'', anche se ''le autorita' di Kiev non mi pare che fin qui abbiano compreso questo messaggio. Stara' a noi, come Italia e come Europa, farlo intendere, anche intervenendo sul processo di partenariato in corso e sullo svolgimento degli Europei di calcio''. Cosi' il ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata in un'intervista all'Unita' in cui parla del futuro dell'Europa che, spiega, ''non può più funzionare come un direttorio''.

''A livello europeo si sta facendo strada la convinzione che il metodo intergovernativo debba cedere sempre piu' il passo al metodo comunitario'', argomenta Terzi. ''Nessuno vuol mettere in discussione l'utilita' del rapporto privilegiato tra Francia e Germania, ma quando si parla di costruire l'Europa ci si dovrebbe porre su un piano diverso, quello del rafforzamento delle istituzioni europee''.

L'Europa del futuro, prosegue il ministro, ''non sara' la sommatoria delle singole potenze'', ma ''una voce coesa e credibile''. In questo senso ''un impegnativo banco di prova e' il processo di pace in Medio Oriente'', dove l'Ue ''deve avere un'agenda unica, parlare con una voce comune. E lo stesso discorso vale per l'Iran''.

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Maria Elena Perrero