Tra due anni, in tempo per l’esodo estivo 2013, la norma diventerà legge in tutta la Ue, con l’eccezione di Irlanda, Danimarca e Regno Unito che hanno chiesto ed ottenuto un’esenzione.
”Mettere la parola fine all’impunità dei non residenti – ha affermato la relatrice per il Parlamento, la socialista spagnola Ines Ayala Sender – puo’ salvare 350-400 vite all’anno nella Ue”.
I conduttori all’estero commettono il triplo di infrazioni che in patria. Miracoli dell’impunità.
”Queste nuove regole – ha commentato il commissario Ue ai trasporti Siim Kallas – avranno un potente effetto deterrente. Molte persone pensano ancora che quando vanno all’estero le regole non si applicano più. Il mio messaggio è che si applicano”.
Saranno senza frontiere le multe per eccesso di velocità, guida sotto l’effetto di alcol, mancato rispetto dei semafori e dell’uso delle cinture, quattro casistiche che da sole determinano il 75% degli incidenti mortali sulle strade della Ue. Oltre a queste infrazioni, saranno esigibili anche le sanzioni per mancato uso del casco, utilizzo del telefono cellulare, utilizzo delle corsie riservate e guida sotto l’effetto di droghe.
Il meccanismo messo a punto prevede che lo Stato in cui viene commessa l’infrazione possa esigere da quello in cui risiede l’autore i suoi dati, da trasmettere tramite un formulario preordinato. Con quei dati si procede poi alla notifica dell’infrazione, della multa e delle conseguenze legali di un mancato pagamento. Non è invece prevista la sottrazione di punti, ”perche’ la patente a punti non è in vigore in tutta la Ue”, spiega Ayala che poi precisa: ”le sanzioni saranno solo pecuniarie”.
Il cammino che ha portato al voto è stato lungo. Tre anni fa la Commissione aveva presentato la proposta, che però finiva bloccata tra i 27 per via delle differenze tra codici della strada. In Svezia è infatti concesso l’uso del cellulare, in Regno unito i limiti alcolemici sono più elevati e in Germania ci sono tratti di autostrada in cui non esistono limiti. Dopo lunghi negoziati, ora il regolamento è cosa fatta, tra due anni entra in vigore e poi per altri tre verra’ messo sotto osservazione dalla Commissione in vista di un suo rafforzamento.